MAYASAN1 |
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| Ero di passaggio...e....grazie a quella santa donna della sora marita,e alle traduzioni di quel monumento di bravura della Mo finalmente anch'io posso tenere il passo!!!
Dunque...ho visto tutti e quattro gli episodi e devo dire che quest'ultimo li batte tutti...
Abbiamo raggiunto e oltrepassato di gran lunga la freschezza e l'immediatezza di certe battute della sit-com d'autore grazie alla bravura stratosferica di Hugh e alle trovate di genio degli autori...la predica, il non puoi impedire il nostro amore...House che vuole indietro il suo ''carpet'' e ne combina di tutti i colori...la Cuddy che ovula e che pomicia con Wilson...il discorso così fintamente paternalistico e così tanto victorcentrico a Ali...Ali che poi a me sta' ragazza sta' pure simpatica...finalmente qualcuna che prende l'iniziativa(si vabbé...è malata ma tant'è...)!!!Quei sorrisi e quelle espressioni compiaciute che suscita in House sia in sala visite che nel garage ....uaaaaa....scusate ma ha svecchiato(la Cam in primis) l'ambiente!
Volete sapere cosa invece ho trovato davvero un po' tirato per i capelli?L'accostamento del bimbo autistico con House che alla fine è come se avesse guardato negli occhi un suo simile...Non sono uguali...il bimbo non vive emarginato perché lo vuole lui, House invece sì. House è una personalità border-line consapevole e compiacente del suo status, il muro che lo separa dagli altri è lui ad averlo innalzato e certamente non è la sua troppa sensibilità, il suo essere troppo esposto agli stimoli esteriori a renderlo più fragile o più debole rispetto agli altri. Anzi, è il contrario, è lui che rifiuta il contatto con il mondo ''esterno'', perché ha paura di soffrire, di esporsi. Facendo questo, pensando di non avere bisogno dell'altro, si crede forte ma la sua è solo mancanza di coraggio.E alla fine, a mio parere, è lui ad uscirne sconfitto dal confronto col bambino, come già era successo in Autopsy.
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