COSTANTI E VARIABILI

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<cameron>
view post Posted on 22/11/2006, 19:37




Questa è la mia ff, spero non sia un disastro. Attendo i vostri commenti.
Attenzione: contiene spoilers della terza stagione

INTRODUZIONE
Succede così, un giorno all’improvviso, come un lampo a ciel sereno, come una nota stonata in una melodia, così tutto cambia e perdi il controllo sulla tua vita. Quella vita che si era creato in 5 lunghi anni dopo la storia con Stacy, un equilibrio tanto precario quanto stabile nei suoi punti di riferimento. La sua vita un piccolo universo in miniatura, lui il sole e intorno tanti piccoli pianeti che ruotano e sono sempre lì, costanti: la sua amicizia con Wilson, la sua equipe, la Cuddy, il suo lavoro.
Un mondo sicuro, protetto, ovattato, dove la realtà e la società si avvicinano, ci rimbalzano su e poi si allontanano lasciando tutto immutato o quasi.
Il suo unico tramite col mondo esterno erano i pazienti, corpi estranei nel suo universo, meteore di passaggio, per questo motivo limitava al massimo i contatti con loro, cercando di evitare il più possibile le ore in ambulatorio e i pochi casi che accettava lo vedevano comunque indirettamente coinvolto. Anche in quei casi era la sua equipe che la maggior parte delle volte interagiva direttamente col paziente lui si limitava a fare il suo lavoro dall’ufficio.
Fino a quel momento era sempre riuscito a contenere i danni e ad eliminare ogni causa di squilibrio presentatasi nella sua vita: Vogler, i sentimenti di Cameron verso di lui, il ritorno di Stacy. Ognuna di queste situazioni era stata risolta in modo da riportare tutto alla normalità, qualcuna aveva comportato rischi maggiori, altre sacrifici in più e altre avevano fatto soffrire qualcuno ma come si dice “il fine giustifica i mezzi” e per lui non c’era niente di più importante della sua stabilità emotiva, del suo universo così difficilmente costruito. Nessuno dei muri da lui eretti poteva e doveva essere abbattuto perché non era preparato, e ormai non lo sapeva nemmeno più lui stesso, cosa si nascondeva, da così tanti anni, dietro quelle barriere.
Dietro quella barriera c’era la sua anima, non quella di un arrabbiato, misantropo, figlio di pu****a, come lo aveva definito Cameron due anni prima, ma quella di un uomo con le sue debolezze, che ha visto la sua vita cambiare da un giorno all’altro, perdere la donna che amava e ritrovarsi solo e disperato. Quell’uomo che seppur con qualche reticenza e paura avrebbe di nuovo voluto assaporare la felicità tanto agognata.
No, non poteva permettere che nessuno di quei muri cedesse. D’altronde la vita l’aveva colpito di nuovo. L’effetto della ketamina era stato breve e il suo sogno di ritornare ad essere un uomo normale era svanito in un soffio riportando l’oppressione e la tristezza nella sua vita.
E così la vita continuava sempre uguale, il suo piccolo universo continuava il suo moto perenne, costante, scandendo i battiti di ogni giorno.
Fino ad un giorno.
Un giorno apparentemente come gli altri. Arrivo in ospedale in tarda mattinata, ufficio con la sua equipe al completo, nessun caso da analizzare, Chase fa le parole crociate, Foreman seduto al tavolo racconta della sua serata con Chase in qualche locale, Cameron prepara il caffè. Le urla della Cuddy e infine il suo turno in ambulatorio. Un paziente come gli altri, un poliziotto, una battuta di troppo, una variabile che si insinua nelle sue costanti.
Presto diventa tutto confuso, l’arresto, Wilson che paga la cauzione e viene indagato. I suoi punti di riferimento vengono a mancare uno alla volta.
La Cuddy vuole un bambino, prima invita Wilson a cena per chiedergli di essere il donatore, qualcosa va storto poi la comparsa nel suo ufficio, l’imbarazzo e infine la mancanza di coraggio nel chiedergli quello che lui aveva già intuito.
Il poliziotto, le sue indagini, perquisisce casa sua, gli sta col fiato sul collo, con lui il sarcasmo e gli scontri diretti non servono a niente. Indaga su Wilson, lo mette alle strette, interroga la sua equipe, e lui sa e spera che lo difendano.
Di Foreman è sicuro, lui odia i poliziotti. Di Chase ha qualche dubbio ma vista la sua attuale situazione economica non può permettersi di perdere il lavoro. Infine Cameron…da lei ormai non sa più cosa aspettarsi. E’ così cambiata nell’ultimo periodo, se questa cosa fosse successa qualche tempo prima non avrebbe avuto dubbi su di lei, sapeva che lo avrebbe difeso ma adesso non era più così certo. Lei si era allontanata molto dopo la loro cena disastrosa, in fondo lui non avrebbe voluto che fosse andata in quel modo, certo non aveva intenzione di iniziare una relazione con lei quella sera ma non voleva trattarla in quel modo. Di fronte alle sue parole lei era rimasta impassibile, ferma, immobile ma attraverso i suoi occhi aveva visto che qualcosa in lei andava in frantumi. Lei non aveva parlato, non aveva pianto, non era andata via, era rimasta seduta in quel ristorante, si era sforzata di mangiare e il giorno dopo era ritornata al lavoro come sempre preparata e professionale. Né un accenno alla sera prima, né una scenata, solo quelle poche parole di rassegnazione quasi sussurrategli mentre spiava come un ladro Stacy e suo marito. Da quel momento in poi era andata sempre peggio. L’arrivo di Stacy, le incomprensioni sul lavoro, si erano allontanati sempre più, eppure quando lui aveva bisogno lei c’era sempre stata, con discrezione, forse con affetto o forse solo perché era nel suo animo da crocerossina. Ma ultimamente era cambiata, non era più la ragazza ingenua con l’animo da crocerossina che aveva assunto. Era diventata più sicura di se stessa, più forte, meno ingenua, anche con i pazienti il suo approccio era diverso, sempre contraddistinto dalla sua dolcezza e gentilezza ma più professionale, un po’ più distaccato. Era un ottimo medico, lo era sempre stato ma adesso era anche una donna più indipendente e più sicura di se stessa.
Davvero non poteva immaginare cosa avrebbe detto al poliziotto. In fondo lui le aveva fatto molto male in passato e lei si sarebbe potuta tranquillamente riscattare adesso che ne aveva avuta l’occasione. D’altronde lei non aveva niente da perdere.
Così ai confini del suo personale universo si era affacciata una meteora più grande delle altre che minava pericolosamente il costante e lento moto di sé e dei suoi pianeti. Subdola si era insinuata nel suo mondo e pian piano ne aveva scorto i pilastri portanti infrangendosi contro di loro. Piccole scosse che rischiavano di struggere tutto. Per ora stavano distruggendo le persone intorno a lui. Lui se ne rendeva conto, li vendeva in difficoltà, rischiare, soffrire, mentire per lui. Le loro emozioni continuavano ad infrangersi contro le sue mura, ma egli non sapeva come comportarsi, non sapeva gestire le emozioni altrui e nemmeno le sue, gelosamente custodite nella sua barriera.
Sapeva che con il suo solito sarcasmo e cinismo non avrebbe risolto nulla, ci aveva già provato ma in questo caso non aveva funzionato. Sapeva di doversi rapportare con Wilson, la Cuddy e con i membri della sua equipe che stavano rischiando per lui ma far questo voleva dire permettere alle sue emozioni di venir fuori, distruggere le mura che con tanta fatica aveva eretto in quegli anni. Se non avesse permesso alle sue emozioni di far capolino nella sua vita avrebbe perso tutto, il suo lavoro, l’equilibrio e la stabilità del suo universo da cui era dipendente.
Affrontava ogni giorno con una battaglia interiore estenuante, si rendeva conto di ciò che stava succedendo intorno a lui e alle persone che lo circondavano, non era insensibile sino al punto di non esserne consapevole, ma non poteva e non voleva reagire. Significava esporsi e rischiare se stesso proprio come stavano facendo i suoi colleghi in questo momento al suo posto.
La frustrazione e la rabbia aumentavano. E’ difficile restare in piedi quando la terra frana, l’equilibrio è precario, i confini tra cielo e terra si confondono.

Commenti?
 
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17fede
view post Posted on 23/11/2006, 23:10




Complimentoni per l'inizio!!!! image Io l'ho sempre detto non saprei da che parte iniziare.....ho notato che ci sono alcuni spoiler però la fanfiction,almeno l'inizio,è bello....ti prego continuala e postala al più presto...ormai sono curiosa di vedere come andrà a finire!!! image
 
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cynzietta80
view post Posted on 17/1/2007, 14:47




....complimenti...mi piace molto!!!! Però adesso aspetto il resto.... :P
 
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2 replies since 22/11/2006, 19:37   214 views
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