| bè,vado per la mia 17fede,con il 13... CAPITOLO 13 Dr H.: “Buongiorno,miei prodi,che malato da curare abbiamo oggi?” House era appena entrato nel suo ufficio,come al solito in ritardo,trovando già i suoi aiutanti. Dr F.: “Sai,sono meravigliato ,eppure sembra che oggi non ci sia nessun caso grave che richieda il nostro urgente aiuto….!” House li guardò ridacchiando. Dr H.: “Non ci posso credere!!!!Per la prima volta dopo anni di carriera posso trascorrere l’intera giornata a giocare con il mio caro nintendo mentre guardo la tv……..” Dr Ch.: “Sembra strano,eppure è così…” Dr H.: “Benissimo....Allora io vado subito di là a spaparanzarmi sulla mia poltrona,se non vi dispiace” Dr C.: “Scusa,mi sa che hai dimenticato qualcosa…..” Dr H.: “Ah,si,certo che stupido!Voi tre andate a….ehm….bo,fatevi un giro e ditemi se trovate qualcosa di interessante…..” Silenzio Dr H.: “Si fa per dire,eh??!!Non è che fra un’oretta arrivate con un paziente mezzo morto da farmi visitare?!” Dr C.: “A dire il vero,volevo ricordarti che hai delle ore d’ambulatorio arretrate e non credo che “il capo” se ne dimenticherà…..” Dr H.:(seccato) “Non preoccuparti!!la Cuddy non verrà mai a sapere che oggi non c’è niente da fare….” In quel preciso istante,una donna con i capelli nero corvino e gli occhi di ghiaccio entrò nel discorso. Dr Cu.: “Troppo tardi,House….” House si girò e se la trovò davanti. Dr H.:(estremamente cordiale) “Lisaaaaaaa,caaara!!!Senti,che ne dici di unirti a noi nel bere un piacevole caffè??!!Ci stavamo giusto preparando ad un’estenuante giornata lavorativa,e la tua onorevole presenza sarebbe senz’altro gradita.....” Dr Cu.: “Ti ringrazio,ma non credo sia il caso.Mi è capitato per sbaglio di sentire cosa stavate dicendo…” House si girò verso i colleghi Dr H.: (sussurrando) “Certo,per puro caso….Lo sanno tutti che stava con l’orecchio attaccato alla porta,e ora ha anche il coraggio di negare!” Dr Cu(infastidita): “House,stavo parlando con te,quindi se mi faresti la cortesia di ascoltare….” Dr H.: “Ma io ti stavo ascoltando,mio dolce angelo….” La Cuddy le rivolse un sorriso finto e nervoso. I tre capirono che si sarebbe potuta scatenare una bufera,quindi decisero di darsela a gambe. Dr Ch.: “Ehm…noi,andiamo a fare quel giro che ci avevi proposto tu House!!Non ci metteremo molto….” Così dicendo li lasciarono soli. Dr Cu.: “Allora House,l’ambulatorio ti aspetta…..” Dr H.: “Si,come no….” Dr Cu.: “Se non hai afferrato il concetto,è un obbligo,vai subito a visitare quella gente altrimenti…” Dr H.:(con aria di sfida) “Altrimenti???” La Cuddy lo guardò gelidamente e gli Si avvicinò Dr Cu.: “Altrimenti,sei licenziato” Dr H.:(strafottente) “Chissà perché,ma sono sicuro che non avresti il coraggio di farlo…..” Dr Cu.: “Vuoi scommettere?” DR H.: “Con immenso piacere…..” Dr Cu.(innervosita): “Senti,ma si può sapere cos’è che ti rende tanto convinto???!!!Forse non lo sai,ma chi non rispetta le regole è fuori!” Dr H.: “Tu non mi licenzieresti mai Lisa,….sono l’uomo più intelligente e affascinante di questo stupido ospedale,sai che ci rimetteresti…” Dr Cu.: “House,non crederci poi così tanto,sicuramente sei un valido medico ma il tuo comportamento lascia molto a desiderare…” I due erano molto vicini e si guardavano intensamente negli occhi. Dr Cu.: “Dai,su,non mi va di sgolarmi per niente….” House la guardò per un momento.Poi un’idea bizzarra ma eccitante, scortata da un pizzichino di bonismo,lo raggiunse….Senza emettere fiato,lasciò l’ufficio e si incamminò verso l’ambulatorio.La Cuddy rimase scioccata da quella reazione e decise di seguirlo Dr Cu.: “E….te ne vai così?” Dr H.:(divertito) “Ma certo che sei proprio strana,prima minacci di buttarmi fuori perché non faccio mai il mio dovere e poi quando mi sono deciso ad accontentarti ti lamenti pure?” Dr Cu: “Io…io non mi sto lamentando…è solo che non è da te.Ero convinta che non mi avresti ascoltato neanche sotto tortura!!Non l’hai mai fatto prima!!” Dr H.: “Che ti devo dire,si vede che oggi sono più..più…accondiscendente del solito;ti conviene approfittarne,non durerà molto” Le rivolse un sorriso e lasciò Lisa ferma nel corridoio.House che faceva le sue ore in ambulatorio quasi senza protestare….La donna si stava convincendo sempre di più che quell’uomo stesse cambiando.Come mai?C’era forse l’influenza di qualcuno,o peggio di una donna sotto?Con questi pensieri vorticosi in testa,decise di ritornare alla sua scrivania. * * * Dr H.: “Cameron,vieni subito…..è urgente!” House aveva varcato la soglia di una stanza nel reparto del pronto soccorso,sapendo che vi avrebbe trovato Allyson.Infatti quest’ultima stava fasciando la mano di un paziente,quando lui la raggiunse e iniziò a parlarle Dr C.(perplessa): “House…Ma,non vedi che sto visitando?” L’uomo doveva avere una settantina d’anni e guardava la scena senza capirci un granchè. Dr H.: “Mi scusi signore,credo che la sua mano dovrà aspettare…..Cameron,pare che Foreman non mi abbia ascoltato;Si è presentato con una bambina in stato molto grave,sembra un caso complesso,è nel reparto di patologie infantili,ti spiegherò strada facendo…” Sul volto della dottoressa si dipinse un’espressione preoccupata Dr C.: “Senta,Signor Robinson,io devo proprio andare,Vada in infermeria e troverà qualcuno che si occuperà di lei…Arrivederci” Così Cameron e House lasciarono la camera e si inoltrarono nel corridoio. Dr C.: “Mio dio House,che è successo???Quali sono i sintomi?” Silenzio DR C.: “Allora,Greg,mi stai ascoltando?Cos’ha la bambina?” Silenzio Dr C.: “Ma perché non mi rispondi?!” House si girò verso di lei e le sorrise.Le prese la mano e la trascinò in un’insolita corsa.Cameron,non capendo cosa stava succedendo, cercava di ribellarsi,ma senza ottenere risultati.Il medico era molto deciso e finalmente parve essere arrivato a destinazione.Si trovavano di fronte alla camera d’ambulatorio.House vi entrò,sempre tenendo per mano Cameron,e prese qualcosa da un cassetto….Uscì è chiuse la porta a chiave.Poi avanzò ancora di qualche passo,raggiungendo un’altra stanza.Aprì la porta e se la richiuse alle spalle.Cameron si guardò intorno.Non era mai stata lì…..L’odore di medicinali e di metallo era particolarmente forte,e questo la portò a pensare che dovevano essere in qualche specie di magazzino.Aveva il fiatone e cominciava ad essere infastidita da quella strana situazione.Si accorse che House la stava osservando e si rese conto che la sua mano era ancora stretta in quella del diagnosta.La mollò bruscamente,prese fiato un altro pò e finalmente chiese spiegazioni Dr C(ad alta voce).: “House,ma sei impazzito???Dove siamo???Non mi pare che ci sia nessuno da curare qui?Ma dico,stai bene!!!??” House le tappò la bocca con la mano Dr H.: “Shhhh….Vuoi per caso che ci sentano?” Cameron cercò di liberarsi e gridare,ma non ci riuscì.Quando alla fine si arrese,il suo capo decise di assecondarla. Dr H.: “Ecco,ora puoi parlare ….L’importante è che lo fai a bassa voce però,eh?” Cameron cercò di controllarsi Dr C.: “House vuoi spiegarmi cosa sta succedendo?” Lui la guardò,con ancora quello splendido sorriso che aveva adottato prima della corsa. Dr H.: “Ok,se ci tieni tanto lo farò….La Cuddy esigeva che io recuperassi le ore arretrate,allora mentre stavo raggiungendo l’ambulatorio sono passato dalla sala del pronto soccorso e ho deciso che invece di visitare pazienti stupidi e pignoli avrei potuto passare del tempo con te…Ho chiuso la porta a chiave dell’ambulatorio,così tutti penseranno che sto lavorando,invece….” Cameron lo guardò gelido Dr C.: “Non ci posso credere….così,tutta quella storia era falsa???Mi hai strappato dal mio lavoro facendomi anche allarmare,solo per portarmi qua dentro?” Dr H.: “Si….” Dr C.: “Secondo me,c’è qualcosa che non va in te….Io me ne vado….La prossima volta avvertimi quando ti vengono queste idee assurde..” Così dicendo poggiò la mano sulla maniglia della porta,quando qualcosa la fermò Dr H.: “Allyson,per una volta,lasciati andare….” La voce di House l’aveva raggiunta e aveva suscitato in lei un minimo di incertezza,che non si sarebbe dovuta permettere. Cameron non seppe resistere,e fece il più grande sbaglio che potesse commettere:si voltò.Si trovò dinnanzi ad un uomo molto affascinante,che la fissava intensamente e che usava i suoi splendidi occhi azzurri per intimidirla.Cameron abbassò lo sguardo e la sua bocca si incurvò in un piccolo sorriso. Dr C.: “Greg,tutto questo è assurdo per me….Io devo lavorare,mi sentirei in colpa se non lo facessi….” Dr H.: “Io Credo di no…..” House cominciò ad avvicinarsi.Cameron pregava con tutto il cuore che non lo facesse e comandava al suo corpo di andarsene,ma quello pareva non ascoltarla. Dr C.: “Greg,no,ti prego….” L’uomo la cinse in vita e le portò i capelli dietro le orecchie.In quel momento quei due paia di occhi si fissavano e fra loro non c’era la distanza che di un soffio…. Dr C.: “E’ una situazione troppo assurda…io…..” House le poggiò una mano sul petto e sentì il battito del suo cuore incredibilmente esagerato. Dr H.: “Allyson,calmati….Siamo qui,io e te…Non preoccuparti” E con quelle parole,nacque la stessa atmosfera creatasi il giorno prima su quella rampa di scale… House cominciò a baciarla con passione e Cameron ricambiò.Pian piano tutti i vestiti scivolarono giù e i due si trovarono lì,ancora una volta insieme.I loro corpi si unirono in una danza dolce e sensuale e i loro sguardi si incrociarono teneramente.In quel momento Gregory abbandonò la sua veste cinica e bastarda ed Allyson cessò di essere la ragazzina pura e indifesa.Erano lì,insieme e basta. Poco dopo…. House giaceva sdraiato a terra,appoggiato ad uno scaffale di sciroppi per la tosse,con gli occhi chiusi.Cameron si era alzata da poco e si era rivestita e aggiustata come meglio aveva potuto,cercando di cancellare quel rossore sulle guance che però non accennava a sparire.House aveva aperto da poco gli occhi e la guardava,incapace di concentrarsi su qualsiasi altra cosa.Mentre Cameron si stava infilando il camice,lui le parlò. Dr H.: “Allyson….” DR C.(dolce): “Ah,ciao….” Sorrise e gli si avvicinò Dr C.: “Io vado,sicuramente ci sarà qualcuno che si starà chiedendo dove siamo finiti….” Dr H.: “Si,fai bene…” Cameron lo salutò con un bacio e si apprestò ad aprire la porta. Dr C.:(girandosi) “Greg?” Dr H:: “Si?” Dr C.:(diverita) “Tu dici che la prossima volta riusciremo a stare insieme in un posto normale?” House le sorrise e lei lo lasciò solo.
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