3x20 House Training

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remsaverem
view post Posted on 5/5/2007, 16:11





CITAZIONE
House, palese, esternato, quasi ridondante; Wilson, più sottile, subdolo..si nutre forse della soddisfazione che riceve nel soddisfare i bisogni delle persone..

CITAZIONE
Wilson, è come se volesse “aggiustare” le loro vite, portarle su binari universalmente riconosciuti come di “serenità”, tramutando un bisogno individuale in realtà. Con la terapia, e con la sua attitudine ai rapporti interpersonali.

di recente mi sono rivista questo episodio, però in tutta la sua non trascurabile capacità di dare agli altri quello che desiderano (lezione a foreman, conferme della ex) non riesco a vedere wilson in chiave subdola o in quella di chi vuole aggiustare per forza le persone portandole sulla retta via. anche perchè, come già detto un pò più sù lui per primo non è un esempio da seguire (cosa che anehe house ogni tanto gli ricorda)e ne è consapevole.

è vero che potrebbe essere considerato quello su cui contare, quello sempre pronto a sostenere le persone e almeno in amicizia questo sembra funzionare....diverso è il lato sentimentale ahinoi...in cui wilson più che non altrove rivela quelle che possono essere considerate le sue pecche, i suoi limiti, i suoi molteplici difetti, cosa che appunto ce lo rendono (almeno parlo per me) più accattivante.


ad ogni modo, io nn credo che wilson si nutra per così dire della soddisfazione che riceve nel dare alle persone quello che vogliono...(sindrome citata da house nellea II serie ribadita anche nella terza con la questione del panino in son of a coma guy se ben ricordo), io credo che semplicemnte wilson sia generoso per quanto può esserlo una persona ...


 
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Thinkpink
view post Posted on 5/5/2007, 21:37




House con la sua insana curiosità verso Cuddy e Wilson sta diventando patetico.

House perde smalto coma diagnosta e come uomo. Il lavoro non sembra più gratificarlo come un tempo e lui non sembra più quello di un tempo: sintomo di cambiamento di rotta?
L'episodio è firmato Doris Egan, dalla quale, onestamente, dopo Son of coma guy mi aspettavo di più.
Da un paio di episodi non avverto continuità narrativa, ci sono alti e bassi e poca armonia d’insieme. Non è più sinfonia, ma una sequenza di assoli: alcuni virtuosi ed altri meno.
Qualitativamente il livello rimane alto, ma non è la stessa musica…Il problema a mio parere è il Direttore d’Orchestra (leggi Shore) assente o distratto ed allora a turno, predominano i maestri (autori) un po’ in balia delle preferenze del pubblico che giocano allo shipping.
Il risultato non è spiacevole, ma certo “diverso” e la terza serie appare nel suo andamento, decisamente meno omogenea rispetto alla prima o alla seconda.
E’ vero che la storia si evolve e, come è naturale, si sta scavando sempre più a fondo nel privato dei personaggi, ma c’è oggettivamente confusione, rimescolamento di ruoli e caratteri, e troppe piste tracciate e poi abbandonate.
Nella prima stagione abbiamo visto House solo in ambito ospedaliero, imparando a conoscerlo attraverso le interazioni medico-paziente, i rapporti con i colleghi ed il suo team. Avevamo di lui una visione parziale: lo sapevamo misantropo, farmacodipendente, bizzarro, sarcastico e pungente, ma ignoravamo quale fosse la sua vita al di là del PPTH. Di certo si dimostrava meno eccessivo nei comportamenti. Da Three Stories e per tutta la seconda serie abbiamo scoperto dettagli sempre più intimi della sua vita: abbiamo conosciuto la sua ex compagna, saputo dell’infarto alla gamba, approfondito il problema dipendenza e assistito al suo lacerante e cronico dolore.
Siamo entrati nella sua casa, lo abbiamo spiato sotto la doccia e fra le lenzuola.
Abbiamo visto come vive e come si comporta con gli amici e con le donne. Lo abbiamo sorpreso con una prostituta e mentre assume vicodin e si fa di morfina.
Dal secondo season finale siamo addirittura entrati nel subconscio di House: malgrado la sua intelligenza e la sua genialità abbiamo avuto la conferma della sua infelicità e della sua inadeguatezza alla vita reale. Ciò a cui House aspira, in fondo, è la normalità che gli è stata ridata e poi nuovamente rubata all’inizio della terza stagione.
E da qui partono una serie di interrogativi: come si sente realmente House di nuovo zoppo e dolorante? Non lo sappiamo: si è fatto distrarre dal perizoma di Ali e si è dimenticato di dircelo.
Si insinua che le sue manie ed i suoi rituali possano essere sintomo dell’ autismo di Asperger, ma forse, come dice Cuddy, House è solo jerk.
Poi arriva Tritter che lo sta per annientare. House fatica a tenergli testa e sta per soccombere: overdose o tentato suicidio?
House è più fragile di quel che si pensi…senza Cuddy, ancora una volta, non si sa come sarebbe finita.
All’uscita del tunnel, comunque, House sorride affermando che nulla è cambiato. Tritter non gli ha insegnato niente.
House ritorna quello di prima (su per giù) anche se affiora l’anuria, effetto collaterale del vicodin. Anche se House bacia Cameron. Anche se House fa il filo a Cuddy. Anche se House flirta con Wilson. Situazioni e dialoghi inimmaginabili nella prima stagione.
Così come i due Ducklings che si ritagliano un proprio posto al sole con avventure erotico ospedaliere. Così come House che non si applica sul lavoro, annoiato e interessato solo alle vite altrui. Così come House che non sostiene Foreman in un drammatico momento. House non è più quello di Mistake con Chase o di Informed consent con Cam o di DNR con Foreman.
Qualcosa è cambiato. Lui è cambiato. Egoista all’ennesima potenza, House sembra oscillare tra la farsa e la tragedia in maniera troppo altalenante…come il tono di questo episodio d’altra parte.

Deliziosa la risatina beffarda di Wilson quando House gli confida di avere invitato Cuddy a teatro e impagabile la sorpresa di House quando scopre che Cuddy ha rifiutato perché impegnata con Wilson…House è pateticamente infantile, vuole il giocattolino che ha preso Wilson, ma Cuddy ha ragione sicuramente quando dice che House is not a safe choice, anche se di certo lui è cool ;).

La sua insana curiosità sulla relazione Wilson/Cuddy, porta addirittura House, con una subdola scusa, dall’ ex moglie di Wilson. Hector does go rug: hai ragione Bonnie. D’altra parte Huge ego, sorry è un anagramma altrettanto azzeccato: non solo egoista, anche crudele e spietato. L’ho trovato penoso e nauseante nel faccia a faccia con Bonnie: ma chi caxxo crede di essere per trattare ed usare le persone come zerbini e per giunta senza la scusa di alcun nobile scopo?
Probabilmente alla fine House si è reso conto della sua crudeltà gratuita ed il fatto di prendersi cura di Hector è un po’ il suo modo per scusarsi con Bonnie….D’altra parte non ho capito se Bonnie tenga veramente al suo cane nell'affidarglielo.

Non mi è mai piaciuto Foreman, ma in questo episodio 3 House per 1 Foreman. Mi è piaciuto che sia affiorata almeno da lui un po’ di umanità. E’ giusto che Foreman si senta in colpa, come dice Wilson, questo non per colpevolizzarlo, ma perché è umano. Un medico non può dare garanzie come un venditore di auto, giusto, ma proprio perché non ha a che fare con le auto, ma con esseri umani, il suo compito è doppiamente più difficile e complicato. Foreman sta sperimentando il suo primo fallimento: per uno che mira sempre in alto è difficile da accettare, ma è nella logica delle cose e questa esperienza non sarà né la prima né l’ultima.
In questo ha ragione House, freddo, ma pragmatico.
La morte è una possibilità.
Wilson lo sa bene, vista la sua specializzazione, ciononostante dai suoi occhi traspare comunque sensibilità e umanità. Qualità indispensabili per un medico e per riallaccirmi alla discussione precedente non credo affatto che Wilson sia subdolo. E' un personaggio sfaccettato, ma è una persona "buona".

House rappresenta l’eccezione alla regola.

Foreman sta facendo i conti con il proprio ego e con il muro che ha interposto con gli altri (cosa che lo rende veramente antipatico) perché forse ha capito che questo schermo non è sufficiente a farlo sentire a proprio agio in ogni circostanza. Ognuno di noi ha i suoi limiti…nulla di male, l’importante è averne coscienza.
Sometimes is important dice il padre.
Lasciati andare Foreman, almeno qualche volta: abbandonati a tua madre con affetto, a prescindere da quale Eric lei crede tu sia e accetta il suo sincero perdono ed il suo caldo ed avvolgente abbraccio…il contatto umano sometimes is important, per te e per lei…per tutti noi.

 
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31 replies since 25/4/2007, 09:38   845 views
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