| Un episodio memorabile: dicotomico, divertente e triste, profondo, dalla duplice chiave di lettura, molto nelle mie corde, per l'intreccio narrativo in generale e per il caso, in particolare. In primis Speedy Wilson: f e n o m e n a l e. Wilson, così sempre misurato e garbato si trasforma in uno schizzato, merito delle anfetamine: una performance da grande attore, recitazione perfetta in fast forward. Amo Wilson sempre di più e credo che verrebbe fuori un ottimo spin off dalla serie, incentrato sull'approfondimento del rapporto con House (anche senza maliziosi pensieri....). Al di là del lato comico della faccenda e delle ripercussioni sul rapporto medico-paziente, quello che mi ha colpito è comunque l'attenzione dei due amici, l'uno nei confronti dell'altro. La preoccupazione esplicita e più volte dichiarata di Wilson nei riguardi di House e l'osservazione acuta e silenziosa di House sulla sintomatologia dello sbadiglio di Wilson. La reciproca conoscenza fa sì che emerga comunque una dose di diffidenza e mi piace...è giusto che vi sia qualcosa di personal, per dirla alla Wilson, in ognuno di noi...Everyone has secrets dice infatti House...Vero, giusto e sacrosanto. Ci sono aspetti di noi che solo noi conosciamo ed è giusto che sia così, ciò rappresenta in un certo senso la nostra vera libertà...Ma.... se guardiamo il rovescio della medaglia, ciò può al tempo stesso rappresentare la nostra condanna.... Questo episodio sviscera in maniera assai intelligente il tema della depressione e lo fa a 360°.... House, Wilson e Addie tre casi e tre protagonisti uniti da un comune denominatore: il male di vivere....Ognuno di loro tiene ben celato il proprio stato, per motivi che possiamo anche immaginare, ma ognuno di loro sceglie di reagire in modo diverso. House nega, come sempre. House mette la testa sotto la sabbia...piuttosto che ammetterlo, o piuttosto che fare i conti con le proprie emozioni, creperebbe di overdose di vicodin o si farebbe friggere il cervello. Lo abbiamo visto e lo sappiamo come lo sanno Wilson e Cuddy. E non è un caso che Cuddy si rivolga ad House con queste parole...Come non è un caso che Wilson dica a Foreman che lui, con le sue dimissioni, sta simbolicamente uccidendo House, perchè le dimissioni di Foreman rappresentano per House una personale sconfitta. Quanto credi che possa costare far sì che lui voglia essere come me? Per House è sottinteso che non c'è prezzo a tale, esecrabile, eventualità. You don't want to end up like you gli ricorda Wilson...House è più permeabile al giudizio altrui di quanto io, sinceramente, pensassi... E' interessante notare che, in questo episodio, ogni parola ed ogni battuta hanno un preciso significato che si va ad incastrare perfettamente nel puzzle dell'intreccio narrativo globale. E' uno di quegli episodi dove vengono riannodati i fili pendenti. Il pretesto delle dimissioni di Foreman diventa quindi la scusa per ritornare sulla percezione che House ha di sè e sulla sua autostima come uomo...Chase intuisce, a ragione, che c'è motivo d'imbarazzo nelle dimissioni di Foreman perchè, se da un lato House si sente sconfitto, dall'altro Foreman dimostra di non sapersi a sua volta accettare per come è, semplicemente, come del resto ha detto Cameron in una sua rara (almeno di questi tempi) perla di saggezza. Foreman vuole conferme che House è incapace di dare...buffo...è come un dialogo fra sordi....Foreman ad ogni modo, checchè ne pensi e checchè ne dica, non si trasformerà mai nel dr. Kildare. E per citare Cuddy: ci sono persone peggiori con cui cui temere di identificarsi. Wilson agisce, da persona responsabile, affronta il problema depressione con una cura. Wilson si conferma il saggio Grillo parlante, ben lungi dall'essere perfetto e immune da difetti, ha il coraggio di affrontare la depressione, semplicemente e con buon senso. E veniamo ad Addie. Lei tenta il suicidio per uscire dal tunnel della depressione. Addie non parla per non addolorare i genitori, per orgoglio, per stanchezza e nella sua disperata solitudine dell'animo, architetta un piano per togliersi la vita con abile maestria perchè,....non è mai stata felice..... House le fa promettere di non riprovarci, lei promette, ma lui non le crede e, malgrado le prometta a sua volta di tacere, contro ogni etica deontologica, rivela il segreto di Addie ai genitori. Qui ho visto un grande House, che dopo aver fatto il buffone per quasi tutto l'episodio, si riscatta alla grande con una delle sue mitiche epifanie e con il coraggio di fare la cosa giusta, esponendosi in prima persona. Forse non servirà a niente, forse il destino di Addie sarà anche segnato, ma lasciarla sola le avrebbe escluso una possibile via d'uscita, con l'aiuto dei suoi genitori forse avrà un'altra possibilità...lo spero...mi piace pensarlo....
Honey...non mi ha fatto una grande impressione nella scena all'ambulatorio, anzi...non è che abbia brillato, mentre sono brillati gli occhi ad House quando l'ha vista.....(ma la scelta di una donna più... donna, mai? uff...) A parte questo e lo sfacciato rimorchio di fronte al fidanzato bugiardo, che la tradisce con gli hamburger, devo dire che invece Honey mi è piaciuta per la sua semplicità di fronte ad un House sorprendentemente loquace che, sebbene con qualche, imprecisione, le ha comunque dato un quadro di sè abbastanza verosimile e poco lusinghiero, mentre lei non ha fatto una piega....Ignoro al momento se 'sta tipa ritornerà o rimarrà una meteora; quindi per ora i casi sono due: o Honey è veramente una ventiseienne superficiale oppure è, a dispetto del suo aspetto, una tipa tosta, che vede veramente al di là delle apparenze....in entrambi i casi, il suo giudizio su House buttato lì, potrebbe anche servire per fargli capire che forse, dopotutto, alla faccia di Foreman, non è poi così male essere House....
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