Finito. Or ora. Ero impaziente di scrivere le mie idee in merito!!
I complimenti li avevo fatti prima, per l'idea, ora li faccio per il contenuto: chiunque abbia pensato che questo libro fosse una furbata e lo ha letto penso si sia ricreduto, perchè è un libro filosofico, niente di meno.
Ammetto anche di aver fatto la mia bella fatica a rientrare in possesso di alcuni termini (l'epistemologia... erano tre anni buoni che on sentivo questa parola!), e districarmi nei ragionamenti, ma andiamo con ordine.
Blitris1: "salva il tuo paziente a tutti i costi, anche a costo di uccederlo". Ho letto la frase ed ho pensato alla bambina di Autopsy. Dopo qualche riga, eccola spuntare infatti. E' un saggio molto bello, ed interessante, che contrariamente a quanto mi aspettavo all'inizio non da risposte etiche. Non si domanda se sa giusto o sbagliato quello che House fa, ne analizza solo -se c'è- l'etica. Per me era un punto importante. Ho passato pomeriggi a riflettere sulla "giustizia" delle sue azioni, senza riuscire ad uscire da tunnel. Questo saggio almeno mi ha "mostrato una strada".
Blitris2: mi è piaciuto molto anche il tuo saggio. A tal proposito, ho una domanda che mi tormenta...
A pagina 52 parli (io parlo al singolare, poi qualcuno mi risponderà...) di coerenza come elemento che non comporta il non cambiare mai idea, ma quantomeno giustificare il cambiamento in modo che non sia solo "il modo più facile per evitare di sostenere i costi di una scelta morale". Appena ho letto questa frase me ne è venuta in mente un'altra... "lei non sceglie". Lo dice Foreman , riferendosi a Cameron (#3x3).
So che nel libro si analizzava House, e non tutto il team... ma mi chiedevo che opinione avessi in merito. Cioè: secondo te/voi il comportamento di Cameron nel corso del telefiml è un comportamento etico che va disgregandosi in favore dell'iper-etica e dell'idea di responsabilità che ha House (un medico
non dovrebbe dormire bene) o semplicemente i suoi giudizi vengono talvolta sospesi in relazione alla stessa ammirazione del personaggi che prende lo spettatore/i colleghi -almeno alcuni!?!
Vabbè, sono pazza.
Blitris3: Per quanto il primo saggio mi sia piaciuto moltissimo, forse questo è quello che ho apprezzato di più. Spiegazioni tecniche necessarie, misurate, senza esagerazioni, e di ottimo contenuto. Il commento alla frase "Solo perchè aveva ragione, non significa che non avesse torto" vale per me tutto il libro.
Un paio di appunti scherzosi: pagina 96. "Occhi di un bell'azzurro intenso." Concordo in pieno sul BEL
Pagina 126. "House decide di concedersi una pausa e va a fare una corsa notturna". La spiegazione, necessaria per quelli sani di mente che non consocono le puntate a memoria come me/noi, mi ha fatto sorridere. Immaginavo House che diceva "oh, vabbè, non ci sto capendo niente... su, andiamo a fare jogging va!" Scusa l'ironia bassa, ripeto che sono una pazza
Blitris4: Mi dispiace dirlo, ma è quello che mi è piaciuto meno (ma anche questa è filosofia: se qualcosa piace "di più" ovviamente qualche altra cosa deve piacere "meno"). Sarà che non ho un buon rapporto con la logica -sempre odiata- e che di consegunza la lettura di questo saggio mi è stata ostica... l'ho finito a fatica, anche se l'ultima decina di pagine mi si sono rivelate molto interessanti. Anche se la premessa sulle deduzioni e abduzioni era necessaria per arrivare alla conclusione del saggio, ho avuto qualche difficoltà a tenere alta la concentrazione e seguire tutto passo passo.
Un errore di "stampa": la puntata #3x2 è chiamata "Caino ed Abele", quando nella lista puntate a fondo libro -ed in programmazione alla tv- si chiamava "Zoppo... ma in gamba". Era solo un appunto.
Questa è la mia opinione. Sono una profana e spero che tutto ciò che ho scritto non sia un'idiozia... ma sono fermamente convinta che un libro come questo dovrebbe essere accessibile a tutti, ed io mi ritengo "parte del tutti" e come tale giustificata a parlare... anche quando sparo c@volate
Grazie della pazienza per aver letto fin qui!!
Spooky