| Uno dei miei episodi preferiti in assoluto. Ho amato il Tritter arc e non penso sia contraddittorio amare Tritter e House: Tritter è, in un certo senso, l'alter ego di House. Ci credo che House ha paura di fare il punto su se stesso e quello che è: non gli piacerebbe scoprirsi come Tritter...Wilson ha ragione, raramente sbaglia: nessuno nega il dolore di House, ma i suoi Amici vogliono che riesca a gestirlo nella maniera migliore perchè migliori la qualità della sua vita, anche se House non è proprio d’accordo. Tritter costringe House a guardarsi “allo specchio”: Tritter è un House incattivito, un cane arrabbiato senza pace, in preda ai più feroci tormenti ed ossessioni che vede il male in tutto e tutti, semplicemente perché il male è dentro di lui. Non così per House. Tritter non ha angeli custodi come House. Non conosce la generosità e la lealtà di Cuddy e Wilson, non conosce il loro amore incondizionato e disinteressato (sante le parole del giudice). House ha avuto la prova tangibile ed inconfutabile che, se le cose si mettono davvero male, non sarà mai solo. E questo è certo un sollievo a tal punto che, passata la tempesta, accetta la “strigliata” di Cuddy e ritorna, sfrontato come sempre, a riassumere lo stesso atteggiamento nei confronti di Wilson, perché ritornerà la routine che tanto lo rassicura. La fine , anche grazie alla colonna sonora, mi ha colpito al cuore. Da mamma, mi ha intenerito, e ho pensato alla mia piccola belva: i bambini amano la certezze e la routine e sanno che qualsiasi cosa facciano, passate le sculacciate e le ramanzine, possono comunque contare su mamma e papà, sempre. Cuddy e Wilson vogliono solo migliorare la qualità della sua vita. House lo sa. Per questo le scuse a Wilson sono sincere. House da solo non ce l'avrebbe fatta a tirarsi fuori dai guai. Sarebbe stato annientato da se stesso e la storia sarebbe finita tragicamente. House vive e lavora grazie a Cuddy e Wilson. Verità incontrovertibile. Senza Il Grillo Wilson e la Fatina Cuddy, House capitolerebbe, la trasformazione da burattino a bambino, metaforicamente parlando, tanto per rimanere tra le pagine di Pinocchio, è ancora remota. House non è ancora pronto per la prova della balena. La rinascita appare lontana e forse mai ci sarà: House non sarebbe più lo stesso e finirebbe la sua storia, che non è certo quello che vogliamo. Ecco perché ho amato Tritter, che si riscatta parzialmente nell'uscita di scena: augura ad House buona fortuna e spera di essersi sbagliato sul suo conto...forse non sarà così, ma gli concede il beneficio del dubbio. Anche per lui (come le scuse di House a Wilson) non erano necessarie quelle parole, ma il fatto che le abbia pronunciate depone a suo favore.
Cameron l’ho trovata stonata rispetto a quanto successo nell’episodio precedente: rimane impassibile di fronte ad House sofferente che vomita nel water e che fatica a reggersi in piedi, perchè VUOLE che faccia il suo lavoro, e poi lo abbraccia perchè ha chiesto scusa a Wilson? Ma se lei riteneva Wilson colpevole di tradimento, perché doveva congratularsi con House per averlo perdonato? Confesso di non capirne la logica e forse nemmeno House, data la sua tiepida, ma direi più imbarazzata, reazione all’abbraccio.
Pensa quello che vuoi dice House a Wilson a proposito del fatto che nulla è cambiato….crediamo pure ciò che ci pare, ma stiamo attenti a non lasciarci manipolare da House. E’ bravo nel nascondere la verità, ma io non credo affatto che non sia cambiato niente. House vorrebbe farlo credere, ma non è così. Vorrebbe farci credere che lui è impermeabile e si lascia scivolare addosso ogni cosa, ma non è così. E i suoi occhi ce lo urlano in silenzio. Il gioco di sguardi tra House e Tritter e tra House, Cuddy e Wilson sono eloquenti. House soffre veramente, ha paura e tende la mano a Wilson e a Cuddy perchè teme per sé. E’ sincero nei sentimenti e nelle reazioni durante l’episodio. Quando va da Tritter, gli chiede scusa e ammette la sua sofferenza, è sincero…mi ha ricordato l’epilogo di DNR, stesse parole, stesso sguardo. Quando vomita l’anima nel water sta forse fingendo? Ammettiamo pure che Voldemort, il corruttibile infermiere, gli abbia passato qualche pillola di vicodin: e allora? House non credeva nella riabilitazione, è un codardo e stava tentando (un po’ pateticamente) di limitare i danni e forse avrà barato, ma non poteva conoscere allora l’epilogo della storia. Non poteva prevedere la falsa testimonianza di Cuddy. Sapeva solo che lo aspettava la prigione e cercava di sopravvivere al dolore. Words and deeds. Parole e azioni: dove si nasconde la verità? Nelle nostre parole o nelle nostre azioni? Non esiste Una risposta. Everybody lies…ma…. tra le bugie a volte si cela la verità. Truth begins in lies. Think about it.
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