4x13 No More Mr.Nice Guy/Mai più Mister Gentilezza, I say no no no

« Older   Newer »
  Share  
Thinkpink
view post Posted on 2/5/2008, 02:13 by: Thinkpink




Dopo una lenta metabolizzazione, avvalorata anche dalla seconda visione con sottotitoli, devo dire che questo episodio presenta aspetti sicuramente positivi, ma anche ambivalenti e sicuramente lascia spazio ad interrogativi che riguardano sia le caratteristiche dei personaggi che le loro dinamiche. Significativo che sia stato scritto a quattro mani (due sono di Shore) perché in effetti c’è di che pensare circa l’evoluzione di House e della serie in generale.
Sono pensieri che in realtà mi frullano saltuariamente da un po’ nella testa (diciamo dalla fine del Tritter Arc).
Il triangolo House/Wilson/Amber, uno dei capisaldi dell’episodio, è certamente fonte di scene e siparietti godibili e divertenti, ma anche di riflessione legata all’evoluzione coerente dei personaggi.
Apro una parentesi.
House è essenzialmente un procedural-medical drama, ma vi sono momenti sia in questo episodio, che in altri (dalla seconda metà della terza serie in poi) che di procedural e di drama hanno ben poco e che si interpongono sporadicamente, ma prepotentemente, risultando quasi fini a se stessi.
Mi riferisco ad esempio a Whatever it takes e ad un House quasi imbambolato di fronte ad una donna…(mah)…per poi buttarla via, come una scarpa vecchia nel giro di un episodio…mi riferisco a certi atteggiamenti gigioneggianti di House, impensabili nelle prime serie (d’effetto la scelta del bastone fiammeggiante con musica degli AC-DC in Family, ma veramente forzata la scena dei travestimenti, anche per House)…mi riferisco anche ad tutta una serie di “indizi” rimasti in stanby: che fine ha fatto il problema della dipendenza da vicodin che ormai sembrava fuori controllo, così come quello del dolore insopportabile? E il problema della minzione che ci ha mostrato House in bagno per tutto l’episodio di Top Secret? E la motivazione del licenziamento di Amber? A parer mio: out of House’ character.
Particolari che potrebbero fare pensare che si sia un po’ persa la visione d’insieme, ma forse è solo una mia impressione. Forse le scelte sono veramente volute, e forse non tutto necessariamente deve avere un’evoluzione, come il desiderio di maternità di Cuddy, a cui, a detta di Shore in una recente intervista, non verrà dato alcun seguito. Sarà perché ho sempre dato un certo valore particolari...D’altro canto è vero che i personaggi cambiano e che nuove situazioni e nuovi personaggi possono portare linfa vitale alle serie, ed altrettanto vero è che House è un personaggio sui generis con cui ci si può sbizzarrire ad osare….Vero è però che si nota l’avvicendamento degli autori (e lasciatemelo dire, la mancanza di Kaplow) e io sento una certa nostalgia per certe atmosfere struggenti ed introverse proprie degli episodi top (Pilot, Role Model, Control, Detox, Skin deep, Distractions, Merry Little Christmas, 97 seconds, Lines in the sand, Fetal Position tanto per citare alcune dei miei preferiti).
Sento nostalgia di certi silenzi di House, di una certa sua serietà, tipica delle prime due serie, in cui non mancavano certo momenti leggeri, ma erano sapientemente dosati e improntati più sul sarcasmo che sull’umorismo. Sento nostalgia dell’introspezione, della profondità anche a livello di sentimenti e di relazioni: l’analisi dei rapporti personali (House Stacy) e di amicizia (House Wilson) con momenti indimenticabili teneri, drammatici, ma anche degni della migliore commedia d’autore (vi ricordate la convivenza della odd couple?)
La terza serie, di imprinting assolutamente drammatico nella prima parte, ha cominciato ad avere poi un’evoluzione altalenante, meno omogenea, a mio parere, rispetto alle prime due precedenti e tale andamento si è susseguito fino ad ora.

Il mio amore per House è rimasto inalterato ed inossidabile (così come la mia fiducia per Shore) ma non posso dire di non avere notato questa tendenza ed ora, con il triangolo House/Wilson/Amber, aumentano le mie perplessità. Con Don’t Ever Change credevo che la situazione si fosse stabilizzata ed House avesse a suo modo accettato la situazione, ma quello che avviene in No More Mr. Nice Guy ha, a dir poco, nella sua deliziosa leggerezza, del surreale. Mi spiego. Wilson che se la gode ad essere morboso oggetto di attenzione e desiderio, Wilson ubriaco, Wilson conteso tra mummy and daddy è una gioia per gli occhi e per il cuore, ma, mi chiedo: cosa c’è sotto? Veramente Wilson mette sullo stesso piano la sua donna con House, lasciando a quest’ultimo l’ultima parola e praticamente dandogli carta bianca per la spartizione del suo tempo con lui? O non è forse più diabolico? Oso credere che Wilson lo sia. Oso credere che Shore lo sia.
I casi sono due: o a Wilson importa poco di Amber rispetto ad House (e quindi di questo passo diremo presto addio a C.B. come la chiama House) oppure al contrario, Wilson ed Amber hanno veramente una relazione di ferro, stanno al gioco di House e lo accondiscendono, per puro spirito di amicizia e solidarietà. L’intera vicenda, al di là del lato comico, ripeto, non può avere altra spiegazione e delle due l’una: o Amber darà presto il benservito a Wilson, perché non esiste dividere il proprio uomo (specie con uno str@nzo ricattatore come House) e la “custodia congiunta” è una stupidaggine senza senso, oppure d’accordo con Wilson, compatisce House, che a questo punto da burattinaio finisce per essere un burattino nelle mani di Grillo Wilson e di Fata Cuddy ( le similitudini con Pinocchio continuano). Così si spiega alla perfezione il ruolo salomonico di Cuddy, che (con tutto quello che possiamo immaginare abbia di serio da fare) invece di mandare al diavolo House per una cavolata del genere, si presta al gioco insieme a Wilson e Amber.
Se fosse così, la situazione non sarebbe così divertente e sarebbe la prova che House ha davvero dei seri problemi e se non soffre della sindrome di Asperger (ipotizzata in Lines in the sand) sicuramente però ha un bisogno disperato (al limite del patologico) di protezione che sia Wilson che Cuddy non gli hanno mai rifiutato. Nemmeno in quest’occasione. Questo è meno divertente.

Una delle cose che ho gradito di più dell’episodio è stata la scena del bowling con un Chase, bello, saggio, aggraziato e davvero uomo, in grado di avere un rapporto alla pari con House. La scena è veramente deliziosa e ci dona un’accoppiata veramente intrigante, alle prese con problemi di relazione, dove sicuramente emerge che la maturità psicologica ed emotiva dei personaggi è inversamente proporzionale alla loro età. Chase dimostra ancora una volta di non essere morboso nei confronti di Cameron, Chase è un uomo che ha raggiunto l’equilibrio, al contrario di House, patologicamente geloso di Wilson al limite del razionale…geloso che Amber, così simile a lui, glielo possa portare via definitivamente. Perdere Wilson non significherebbe perdere solo un amico, ma significherebbe perdere l’equilibrio che a lui manca, ma di cui necessita…nessuna serata al bowling con nessun altro potrebbe compensare la mancanza di Wilson…

Altra piacevole riconferma è Kutner, una rivelazione puntata dopo puntata. In questa addirittura si sostituisce ad House nel momento dell’epifania, dimostrando una sottigliezza psicologica non comune e riuscendo a sbrogliare, con perseveranza ed acutezza, le fila della matassa, ingarbugliata ancora di più dal baro House, che, ancora una volta, alla faccia del paziente di cui non gli frega niente (glielo dice pure in faccia, senza pudore alcuno) sembra interessato più a intorbidire le acque pro domo sua, che non a diagnosticare la malattia. E quando dico intorbidire le acque, intendo proprio mentire spudoratamente anche a noi spettatori: finora gli occhi di House, i suoi atteggiamenti silenziosi non ci avevano mai tratto in inganno. Stavolta si: sfido chiunque a dire che non era cascato nella trappola della neurosifilide…un vero bastardo, ma mi chiedo: era tutta finzione oppure una punta di sorpresa era autentica (relativamente al fatto che uno del team, in quell’occasione, aveva osato fare il test su di lui a sua insaputa)? Interessante il confronto tra i ducklings nuovi e vecchi…seriamente preoccupati che le cose possano cambiare per House, con una Cameron capobranco, messa in imbarazzo da un Chase (la domanda sulla relazione con House se la poteva risparmiare in pubblico) egoisticamente preoccupato per la sua salute e che strizza l’occhiolino alle cotton, che in questa stagione di magra hanno avuto così il loro contentino…Ad una simile ed offensiva mancanza di tatto da parte di Chase, comunque siano andate le cose, Cameron non poteva che mantenere il silenzio, ma non credo comunque che ci sia mai stato sesso tra lei ed House, se non altro per il fatto che non sarebbe stata così tranquilla nel reagire alla notizia.
Diabolico il gioco dei pennarelli: Taub prima no, Kutner dopo si, per avvalorare il cambio di personalità, ma ancor più astuto Kutne,r il cui contorto ragionamento alla House lo ha portato alla risoluzione del caso…e io sono con lui: non mi preoccuperei se fossi la moglie del paziente…come il marito con la sua dolcezza l’ha resa migliore di quanto non fosse, così lei saprà fare altrettanto con il marito..
Da incorniciare anche certe espressioni di Foreman, colto da dubbi amletici circa la vera essenza di House.
Poca Cuddy ma buona: è lei a tenere le fila, anche se House a volte si illude che sia il contrario…



 
Top
14 replies since 29/4/2008, 08:15   394 views
  Share