JD Morgan Fanfiction, by manuphantom

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manuphantom
view post Posted on 31/5/2008, 10:06




Capitolo 5.
Il mattino seguente scesi presto per aspettare Emy a fare colazione.
Ero al solito tavolo da solo quando finalmente la vidi arrivare.
Era vestita con una tuta che metteva in risalto tutte le sue curve,le feci cenno con l amno di venire al mio tavolo,si sedette e poi ci guardammo intensamente negli occhi...qualcosa era scoccato...proprio come la sera prima.
Poi Emy disse"Jeffrey grazie mille per la bella serata di ieri" "E' stata una piacevole serata anche per me"risposi sorridendo"Tu che cosa fai da queste parti?" "Mi sono preso una bella vacanza,ero immerso fino al midollo dal lavoro,quindi ho staccato precisamente la spina,per un meritato e sano riposo" Emy,curiosa di sapere di più sul suo nuovo amico chiese"Ah,capisco...che lavoro fai?" "Faccio l'attore"risposi io con noncuranza,Emy allora stupita chiese"Tu sei quel Jeffrey Dean Morgan?",feci cenno di sì con la testa versandomi un pò di caffè nella tazza. "Sai,non ti avevo riconosciuto" "tranquilla" risposi io felice della notizia.
Parlammo del più e del meno per tutta la durata della colazione.
Erano quasi le 10.00 quando mi venne un'idea geniale.
Emy stava pigramente mescolando il suo capuccino ormai freddo quando io le chiesi"Sei mai stata prima a New York?" "Io??io qui ci sono nata e cresciuta,è stata la mia prima casa!!"dicendo queste parole notai che i suoi occhi si illuminarono"Ma perchè me lo chiedi?"mi chiese lei con quei suoi occhi da cerbiatta spalancati.
"Bè...sia io sono stato molte volte a New York,ma non l'ho mai visitat veramente...e mi chiedevo se tu...bè...potevi...come dire...farmi da guida..."risposi imbarazzato.
Rimase immobili per alcuni secondi ed io temei che non accettasse la mia proposta ma ad un tratto saltò giù dalla sedia e inziò a dirmi felice"Ma certo che voglio,sarà un piacere per me guidare nella mia città natale una star di Hollywood!".
Detto questo ci andammo a cambiare,pronti per una lunga giornata di visita e divertimento.
 
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manuphantom
view post Posted on 9/6/2008, 17:12




Capito 6:A SPASSO A NEW YORK
Ci incontrammo nella lobby dopo 5 minuti,lei indossava dei jeans molto attilati,che come sempre mettevano in mostra le sue perfette gambe,e una t-shirt bianca con un pnada.
Era bellissima,ma la cosa che secondo me guastava il tutto erano i suoi occhiali da sole a mascherina che coprivano i suoi occhi.
Prendemmo un taxi che ci portò al centro della città,gran zero,ormai quella piazza era diventata un cantiere,ricordo ancora l'ultima volta che avevo visitato le torri gemelle,ero stato precisamente un mese prima della catastrofe,ero stato un dispiacere venire a sapere degli attentati..
Lei mi condusse lungo un corridoio stretto e angusto dove alla fine vi era un ascensore che ci portava in un lato più lusuoso e più corto che conduceva in una hall di un ufficio.
Guardai le grandi finestre alla mia destra che si affacciavano verso il cantiere,quello era un posto davvero suggestivo...
Camminammo per 5 minuti,sino a giungere dinnanzi a una grandissima scalinata,che conduceva giù verso uno spaizzo con delle vetrate e delle palme,incredibile,chi l'avrebbe mai detto che potessero esserci dei posti così belli e romantici in un ufficcio.
Solo dopo Emy mi spiegò che quello era un punto d'incontro dove potevano entrare tutti,mamme con bambini o coppiette in vena di smancerie.
Infatti la grande vetrata lasciava vedere l'oceano.
Uscimmo fuori dov'è c'eramo tutti i bar,ci sedemmo in uno di questi decidemmo di mangiare poichè era ora di pranzo.
"Ti piace qui vero?"chiesi ad Emy notando quanto i suoi occhi fossero sorridenti alla vista di quel meraviglioso panorama"Si mo,tissimo,da piccola venivo con mia madre a pattinare qui,e dopo ci sedevamo nelle panchine laggiù,a proposito,di pomeriggio avevo in mente di andare a Broadway e di sera invece vuoi andare al molo 27,mi sembra che ci si un concerto.E' là ci sono tanti ristorantini con vista ponte Brooklin... che ne dici?""Sei tu la guida,mi sono affidato alle tue mani" dissi io sorridendo.
Non mi disse niente,soltanto mi sorrise,e quel sorriso sentivo che voleva dire molto di più di ciò che mi lasciava intendere.
Rimanemmo a pralare per poco,e dopo,a piedi,ci dirigemmo verso "la vita" della città...era bellissima... tutte quelle luci e cartelloni di spettacoli,da "Mammia mia"al"Fantasma dell'opera",ed ancora i grandi classici disney"Il re leone" e "Mary poppins"...forse era stata la mia espressione meravigliata ad indurla a prendermi per mano e portarmi verso una strada più isolata,e non capendo dove mi stesse portando decisi di chiederglielo,così lei mi rispose"Ti porto nel posot dove sono cresciuta...".
Mi lasciai condurre nei vivoli più stretti e credetti che ci eravmo persi quando giungemmo davanti una palazzina modesta esclamando fieramente"Ecco,questa è casa mia...".
Ancora una volta i suoi occhi non mentivano,era così buffa mentre rideva come una bambina per il passato appena ritrovato..era così tenera...così dolce..così bella...pensando questo mi avvicinai lentamente a lei,le presi il volto fra le mani e la baciai teneramente...
Con mia sorpresa non si ritrasse,dopotutto per lei ero poco più di un conoscente,perchè non aveva paura di me dopo che la stava baciando...non importa,l'importamte è che ci stavamo baciando!
Fu il bacio più tenero che abbia mai dato,mi staccai lentamente dopo circa 5 mintui.
Lei aprì gli occhi...mi stavano rivolgendo una silenziosa domanda...poi te ne andrai come tutti gli altri?...non preferì parola,soltanto che la baciai ancora e ancora,sperando che capisse che ero sincero e che non volevo farle del male,anzi,volevo che si fidasse di me..
Anche se le nostre labbra si erano staccate i nostri corpi rimasero l'uno attacti all'altra,volevo far durare questo momento più che potevo.
Era come se fossimo legati da un qualcosa che non voleva che ci dividessimo,come se fossimo due parti dello stesso cuore...
 
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gregorylover
view post Posted on 11/6/2008, 11:30




woooooow image
 
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manuphantom
view post Posted on 12/6/2008, 10:08




Capito 7:FiNALMENTE
Ci staccammo ansimanti da quel bacio,e mi condusse lentamente verso l'edificio.
Bussò rumorosamente alla porta,e per alcuni secondi nessuno rispose,dopo si sentirono vari rumori di serrature aperte,e finalmente una donna sulla cinquantina comparve sulla soglia della porta.
Era la madre di Emy,erano uguali,l'unica cosa che li distingueva erano gli occhi,infatti l'atra li aveva verde smeraldo.
Appena la donna la vide corse ad abbracciarla,non aveva neanche fatto caso a me,si scambiarono delle frasi che non riuscì a sentire,e ad un certo punto Emy si rivolse a me dicendo"Jeffrey,ho il piacere di presentarti mia madre,Susan".
Ci stringemmo la mano e subito entrammo in casa.
Parlammo del più e del meno,non ci volle molto per capire quanto fosse simpatica la madre di Emy,e mi accorsi di quanto fossero simili anche di carattere.
Ad un tratto bussarono alla porta,così Susan andò ad aprire,poco dopo in cucina entrò un ragazzo della stessa età circa di Emy.
I due si abbracciarono calorosamente...questa faccenda non mi piaceva...chi era quello,e come si permetteva di avvinghiarsi come una piattola a lei??
Iniziarono a parlare della loro vita attuale,ma io ero troppo nervoso per ascoltare...
Passarono alcune ore,e quando,finalmente,Emy si accorse che era quasi buoi ce ne andammo per la nostra strada.
Prendemmo un taxi e andammo al molo 27 come stabilito in mattinata.
Ci sedemmo ad un tavolo di un ristorante davvero carino,era molto romantico,ma io non ero in vena di smancerie,così rimasi in silenzio tutta la sera.
Emy accorgendosi della mia improvvisa freddezza mi chiese cosa c'era che non andava ed con noncuranza risposi"Niente,va tutto bene" "Ne sei sicuro?"infastidito alzai gli occhi dal piatto dicendo"si ne sono sicuro ok?" e ritornai a mangiare.
Rimanemmo in silenzio per altri quindici minuti finchè Emy disse"Si può spare cosa ti ho fatto???" "Ho detto che va tutto bene!!"sapevo che dovevo smetterla prima che il mio caratteraccio venisse fuori del tutto il suo splendore,ma non lo feci,ero troppo deluso...ma perchè ero deluso???
In fin dei conti,io non ero niente per Emy,solo un conoscente a cui avevo fatto un favore mostrandogli la città,che diritto avevo di essere geloso di lei,anzi quel ragazzo doveva essere geloso di me...
Rendendomi conto dell'assurdità della situazione mi alzai dal tavolo,misi i soldi della cena sul tavolo e,vedendo i miei gesti con sguardo stupito,Emy mi chiese"Che cosa stai facendo?"
"Forse è meglio che vada,scusa se ti ho sotratto così tanto tempo contringendoti a farmi vedere quest città,che alla fine neanche ho visitato...ciao"
Mi diressi fuori dal piccolo steccato del ristorante,quando lei mi raggiunse e mi diese un fortissimo schiaffo nella guancia che quasi mi fece cadere a terra sia per il dolore che dallo stupore,mai nessuno aveva osato farlo...
"Lo sai,sei peggio di un bambino viziato a cui viene tolta una caramella!!"mi disse arrabbiata e vedendo che non risposi niente continuò"E il tuo comportamento è così infantile da non capire proprio nulla...da cosa è scaturito questo tuo comportamento freddo??Devi almeno avere il coraggio di dirmelo!!"
La guardai mortfivato ma non fui in grado di dire niente,in fondo i miei spiegavano tutto.
"Sei geloso vero??Ti sei ingelosito quando ho abbracciato quel mio amico...leggi le mie labbra...AMICO...A-M-I-C-O...AMICO!!E non avevi motivo di essere geloso,perchè non mi interessa lui...ma tu..."nell'ultima parte del discorso la sua voce si fece dolce,e i suoi occhi lucidi.
Si strinse nella spalle perchè l'aria si era fatta più frizzante e lei era vestita semplicemente con una maglietta leggera.
Non resistetti,le andai vicino e le misi la mia giacca sulle spalle sussurandole dolcemente in un orecchio"Ti prego scusami...io...ionon so proprio cosa mi sia preso...vederti un minuto nelle mie braccia e un attimo dopo in quelle di un latro,anche solo in segno di amicizia...è stato così doloroso...ti conosco da così poco tempo,ma non so perchp sento che ho bisogno di stare vicino a te...spero solo che tu riesca a predonare questo povero uomo,che si sta innamorando lentamente di questo bellissimo angelo di fronte a me..."
Con le lacrime agli occhi lei si gettò fra le mie braccia e mi diede un casto bacio sulle labbra,a mala pena percepibile...
Decisi si approfondire il bacio facendole aprire la bocca permettendo alla mia lingua di esplorarla...
Ci staccammo lentamente e lei poggiò la sua fronte sulla mia sorridendo.
Prendemmo un taxi e in quindici minuti arrivammo in albergo...

Ps:scusatemi se è troppo lunga.
 
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gregorylover
view post Posted on 12/6/2008, 20:39




bellissima *_*
attendo con ansia la continuazione
 
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manuphantom
view post Posted on 17/6/2008, 10:37




Capitolo 8
Prendemmo l'ascensore e ci dirigemmo verso la mia stanza.
La spinsi dolcemente verso l'interno e seguendola chiusi lentamente la porta.
Ci trovammo uno di fronte all'altra,ci gurdammo per quel che può essere stata un'eternità e esistante,si avvicinò a me,posando un casto bacio sulle mie labbra...non mi bastava,volevo di più...molto di più.
Mi avvicinai famelico a lei,la bacia con tutta la passione che avevo in corpo.
Le mie mani scesero a quel sedere che avevo tanto ammirato nelle ultime ore,facendo ben aderire le sue curve contro il mio eccitato corpo.
Dolcemente lei si staccò da me e si diresse con passo sensuale verso il letto.
Appena giunta alla metà si girò verso di me e le dissi"Perchè lo fai?".Lei mi guardò stranita e continuai"Dopotutto per te non sono altro che unosconosciuto,non hai paura?"
Lei mi guardò intensamente con i suoi occhi belli e mi rispose"Dovrei averne?"
Le sorrisi e mi avvicinai a lei prendendola tra le braccia e continuando a baciarla.
Mi spinse dolcemente a sedere nel letto e mi tolse la giacca.
Appena queste furono tolto si sedette a cavalcioni su di me ed inziò a baciarmi il collo.
Le tolsi velocemente la maglietta e facendola alzare,anche i pantaloni.
Continuammo a baciarci appassionatamente,assaporando il sapore della bocca dell'altro.
In quel momento innumerevoli pensieri si affollarono nella mia mente.
Cosa faremo dopo?Ecco cosa mi chiedevo.
Cosa succederà dopo questa notte?
Ognuno andrà per la sua strada?
Questo sarà solo un dolce ricordo di uan notte piena di sincera tenerezza?
No,non può essere che qualcosa di così profondo abbia un significato così utile...
Ero così immerso nei miei pensieri che quasi non mi accorsi che Emy era lì,nuda davanti a me.
Teneva gli occhi bassi,come se avesse paura del mio giudizio,ma questo,era tutt'altro che negativo.
Gemetti a quella vista sublime,e a mio malgrado,estremamente eccitante.Solo allora mi resi conto della grande differenza d'età,ma capì anche che non mi importava affatto...
Ci diostendemmo tenendoci la mano e con un movimento fluido entrai in lei facendoci gemere dal piacere.
Iniziai a muovermi prima lentamente per poi diventare sempre più veloci e dolcemente violenti.
Quando raggiungemmo il culmine del piacere crollai su di lei,ansimando contro il suo mormido collo baciandolo.
Le diedi un bacio nella tempia e mi girai sulla schiena.
Non l'attirai a me pensando che magari volesse stare un pò da sola.
Dopo circa un minuto però la sentì mettersi tutta sopra di me e raggomitolarsi.
Quel gesto mi fece molta tenerezza e istintivamente la circondai con le braccia.
Ci addormentammo poco dopo con i ricordi della nostra magica notte appena passata nella mente...

La mattina seguente fu un fortissimo colpo nel basso ventre a svegliarmi.
Imprecando spalancai gli occhi e mi massaggiai la parte tesa con la mano.
Ad un tratto sentìì una leggera risatina,mi volsi alla mia sinistra e quello che vidi mi fece passare tutti i malanni.
Il mio bellissimo angelo era accanto a me seduta nel letto con nulla adosso,solo con i suoi capelli d'oro a coprire gentilmente i suoi piccoli e bei seni.
La sua piccola mano che poco prima era sulla sua bocca si spostò su di me ordinando i miei capelli e accarenzandomi il viso.
Si avvicinò a me e mi diede il bacio del buongiorno.
"Scendiamo a fare colazione"risposi io
Emy sorridendomi a sua volta mi rispose"Io in verità avevo un'idea migliore..."
Facendomi un sorriso malizioso prese il telefono nel comodino accanto a me e distendendosi orizzontalemente sopra di me,compose il numero della reception.
Qualcuno dell'altro capo del telefono rispose"Buongiorno,vorrei avere la colazione in camera...si...la suite 5649...perfetto...grazie...buona giornata..."
Riattaccò e di impeto la baciai...
Dio...mi stavo cacciando in un bel guaio...mi stavo innamorando!
10 minuti dopo bussarono alla porta,ed Emy,mettendosi la mia camicia andò ad aprire.
Dando la mancia al cameriere chiuse la porta e portò dentro il carrello.
Mise il vassoio con la colazione sul letto e si sedette con le gambe a cavallo delle mie.
Tolse il coperchio dai vari piatti mettendo in mostra ciò che era al loro interno.
In quel momento il mio stomaco inziò a borbottare,ed Emy prese una fragola imboccandomi,ne presi metà,l'altra parte la mangiò lei.
Quella mattina mangiammo moltissimo tanto che alla fine uscimmo dall'hotel all'ora di pranzo senza mangiare.
Mano nella mano ci trovammo a passaggiare al Central Park,fermandoci di passaggio a guardare una partita di baseball.
Ad un tratto sentii suonare il mio cellulare.Lo presi e guardando il monitor con mia sorpresa e orrore lessi il numero del mio agente.
Esitante risposi.
"Pronto" "Ciao Jeffrey!"rispose la voce allegra e squillante del mio agente.
"Cosa vuoi Mark" dissi io in tono seccato.
"Hey,ma sei arrabbiato?"Vabbè non importa...ho un affare da proporti,Zack Snyder ti vuole per il suo nuovo film per la parte del cattivo,che ne pensi?"
"Aspetta,snyder è il regista di 300 giusto?"
Quello con Gerard Butler?"chiesi io.
"Si proprio lui...allora che ne dici??"
Emy,che aveva ascoltato tutta la conversazione,abbassò i suoi bellissimi occhi resi lucidi dal dispiacere.
Cosa dovevo fare,non potevo rifiutare.
ma accettare vorrebbe dire lasciare Emy,un amore appena trovato e non del tutto fiorito.
Dovevo prendere una decisione...
"Mark...io...non lo so,vorrei pensarci un pò..."dissi io esitnte
"Jeffrey,sati scherzando vero??Watchman sarà un successone!!E' l'occasione giusta,diventerai famoso!"
Oddio così rendeva tutto più difficile.
Guardai Emy e nei suoi occhi vidi un'infinita tristezza,non potevo accettare,almeno non ora...
non potevo lasciarla così di punto in bainco...
"senti mark,ci penso su ok?"
"Ok..riflettici bene!Ciao"disse il mio agente rassegnato.
Chiusi il telefono ,guardai Emy che mi disse"Accetta"
"cosa?"chiesi sbigottito credendo di aver sentito male.
"Ti ho detto accetta.Devi accettare la proposta,il tuoa agente ha ragione,è la tua occasione..."
"Stai forse scherzando Emy??Andare vorrà dire stare lontani per mesi e mesiNon ho intenzione di accettare",dissi io con tono deciso.
"Allora hai intenzione di non lavorare per tutto il tempo in cui staremo insieme??Ti sembra una cosa logica??Ci saranno un infinità di occasioni per stare insieme,e dopo io neanche lavoro,posso studiare per l'università tutto il tempo che sarò con te e me ne andrò periodicamente per gli esami...e mio padre ha abbastanza soldi per mandarmi ovunque io voglia andare,ti verrò a trovare ogni volta che potrò lo giur... e se ci sarà qualche problema che mi cotringerà a non lasciare la città c'è sempre il telefono...possiamo farcela se lo vogliamo..."
Non ero molto convinto del suo piano almeno quanto non lo era lei...ma dio,aveva 19 anni,era disposta a fare questa vita?
Mi guardava con occhi supplicanti enon ebbi il coraggio di dirle che era difficile la vita che da quel momento aveva deciso di condurre.
L'abbracciai con tutto l'amore e la tenerezza che avevo,cercando di frenare le lacrime che minaccivano di cadere dai miei occhi e asciguando quelli di Emy che già iniziarono a bagnare la mia camicia...
"Qualunque cosa accada io resterò con te..."
PS:scusatemi se mi sono dilungata troppo.
 
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manuphantom
view post Posted on 21/6/2008, 11:18




Capitolo 9
"Mi mancherai Jeff..."disse Emy con voce rotta dal pianto e io risposi cercando di rassicurarla"Non ti preoccupare andrà tutto bene,te lo prometto...tanto tu mi raggiungerai appena finirai gil esami giusto?"
"Si ma..." "Niente ma!"la interruppi io non volendo sentire altro.
In quel momento i passggeri per Los nageles furono chiamati per l'imbarco,salutai Emy e andai per la mia strada chiedendomi quando l'avrei rivista di nuovo.
Il mio aereo arrivò puntuale a Los Angeles alle 17.00.
Presi un taxi ed arrivai in hotel dove mi aspettava Zack Snyder.
Appena entrato nella lobby mi sentii chiamare,mi voltai e davanti a me c'era proprio lei,Miranda...la mia ex!
Come si poteva essere così sfortunati??
Cercai di veitarla voltandomi nuovamente continuando la mia strada e facendo finta di non averla riconosciuta.
Proprio in quel momento era arrivato l'ascensore e vi entrai velocemente dentro.
Feci un sospiro di sollievo crdendo di essere slavo,invece le porte si riaprono.
"Ciao miranda..."dissi io nervosamente.
"Ciao Jeff,credevo che conoscessi le buone maniere..."
Entrò nell'ascensore e continuò "Allora mio aro Jeff,cosa ti porta qui?"
"Il lavoro"dissi io freddamente.
"Ma davvero?Equali progetti ci sono per ora per te?"
"Perchè ti importa così tanto?"chiesi sospettoso,lei non era mai interessata al mio lavoro,solo a portarmi a letto e ai miei soldi...
"Sai Jeff...io tengo molto alle persone che mi stanno...come dire...a cuore"dicendo queste parole si avvicnò sensualmente a me sfiornadomi il petto con la punta delle dita.
Entrai in panico e maledì quel maledetto ascensore così lento.
Ad un tratto le porte si parirono e una voce meccanica annunciava che eravamo arrivati al ventitreesimo piano.
Uscii velocemente possibile dal quel dannato ascensore e presi le scale per scendere nuovamente nella lobby per incontrare Snyder.
Sperando di non incontrare quella sanguisuga di Miranda.
Ma la situazione era davvero messa male...
Se i giornali mi avessero visto insieme a lei avrebbero supposto un "improbabile ritorno di fiamma,e questo sarebbe voluto significare la fine della mia storia con Emy,e non avrei mai voluto che questo accadesse.
Dovevo stare il più lontano possibile da Miranda!
Emy era seduta nella sedia della scrivania della sua stanza,quando entrò il padre di lei,Michel.
"Che cos'hai,mi sei sembrata pensierosa a cena?"disse l'uomo alla ragazza
"Va tutto bene papà..."
Michel la guardò,non era molto convinta,doveva essere davvero grave se non ne parlava con lui,come aveva sempre fatto negli anni precedenti.
Ma una cosa era certa,si trattava di problemi di cuore...
Guardò la figlia con sguardo tenero,si sedette sul suo letto e le fece cenno di sedersi sulle sue ginocchia.
Emy gli si sedette dopra e appoggiò la testa sulla sua spalla abbracciandolo e piangendo...avevav proprio bidogno di sfogarsi...
Rimase a piangere per un'ora initerrottamente e quando finalmente si calmò Michel le chiese"Vuoi dirmi cosa è successo?"
Emy non era molto convinta,però decise di racontare tutto al suo adorato padre.
Gli raccontò tutto,dal primo loro appuntamento,che non era andato molto bene,alla loro notte d'amore,fino alla telefonata del suo agente ed alle loro ultime giornate insieme.
Il padre vide passare dagli occhi della figlia centinaia di emozioni,che mai avrebbe pensato di poter vedere.
Avrebbe dovuto rimproverarla per essere stata così imprudente,ma non ce la fece...perchè era successo anche a lui molto tempo prima,con sua madre.
E come un lampo un'idea si insunuò nella sua mente...non era possibile che in così poco tempo...si stava innamorando di quel misterioso uomo!
 
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gregorylover
view post Posted on 22/6/2008, 09:05




image e chi non si innamorerebbe XD
 
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manuphantom
view post Posted on 24/6/2008, 09:55




Capitolo 10
Finalmente era arrivata...
Si buttò fra le mie braccia inziando a baciarmi dolcemente,la misi giù per intero...era più bella che mai...come poteva Miranda mettrsi al confronto con lei,i suoi capelli d'ora era sciolti sopra le spalle e i suoi occhi azzurri erano luminosi come sempre.
Non potei trattenermi e la bacia appassionatamente.

Arrivammo in albergo circa mezzora dopo,riuscii ad ottenere per lei la stanza adiacente alla mia così almeno eravamo vicini...

era mezzanotte quando sentiì lievemente bussare alla porta...
Mi affrettai a mettermi almeno la maglietta sopra i boxer ed andai ad aprire...
Oddio era lei...Miranda,mi guardava con uno sguardo malizioso e un sorrisino indescrivibile sulle labbra.
Mi guardai veòlocemente intorno,la presi per la mano e la portai il più velocemente possibile dentro la stanza.
Chiusi la porta e mi girai verso di lei che si stava lentamente sbottonando la camicia da notte.
Inziai a perdere la testa.
L'attirai a me baciandole il collo e toccandola avidamente,avevo troppo bisogno di lei per tener conto del pudore,e dopo lei è venuta da me,dovrebbe sapere quali effetti negativi e non ha una giovane e bella ragazza al cospetto di un uomo abbastanza maturo...
Le tolsi velocemente la camicia da notte lasciandola nuda,mentre lei mi sfilava la maglietta.
Ciabbracciammo assaporando il contatto dei nostri corpi e facendomi impazzire...stavo per perdere il controllo delle mie azioni...
 
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23 replies since 23/5/2008, 17:23   328 views
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