shantori |
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| Una riflessione che mi è venuta ora leggendo in un precedente post qualcosa a proposito del comportamento da adolescente di Cameron. Vogliamo parlare un attimo del comportamento da adolescente di House? Quando si prepara all'appuntamento in presenza di Wilson sembra un 16enne alla prima uscita. Non è una critica (è proprio da qui in avanti che ho apprezzato il personaggio ancor più della serie). Ma spinge a riflettere: House è talmente sulle spine che vorrebbe annullare l'appuntamento, si preoccupa di quali argomenti affrontare, teme di poter risultare noioso o incomprensibile, teme che il proprio regalo sia banale eccetera - questo vuole dire, senza bisogno di scomodare Freud, che ciò che sta per affrontare lo percepisce come un rischio notevole per la propria autostima, per il proprio equilibrio emotivo... insomma se se la fa sotto è perché teme di poter soffrire. Una persona che ti è indifferente non può farti soffrire (parliamo di sentimenti, ovvio). Alla luce di questo, quando dice a Cameron "Tu non ami ecc. per questo hai scelto me che non sono né bello né giovane né affascinante ecc. Faccio al caso tuo perché sono damaged..." ebbene: da notare che abbassa gli occhi sul menù e pare in imbarazzo NON come se avesse rivelato qualcosa su Cameron bensì su se stesso. Lei infatti lo guarda non come se lui avesse fatto centro, ma con uno sguardo meravigliato (per la di lui fragilità). Insomma secondo me con quel discorsetto House sta chiedendo indirettamente a Cameron di dimostrargli che lui sbaglia a pensarla così. Si sente talmente indegno di ricevere amore che scova una causa psicologica "altra" per giustificare i sentimenti di Cameron, ma allo stesso tempo vorrebbe come non mai essere in errore. Ma come vedremo (nella terza serie) mi sa tanto che non era poi così tanto in errore
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