| Avevo scritto questo pezzo su IOL in occasione di altri fatti era il 18 ottobre 2005
30 maggio 1985
In un aula di una scuola media un gruppetto di ragazzi e ragazze sta sistemando gli zaini sotto il banco, tira fuori il libro della prima materia della mattina e il relativo quaderno, in uno strano silenzio, di solito prima che entri l'insegnante le pesti di dodici anni sono chiassose, chiacchierano, ridono, si scambiano al volo i compiti tra secchioni e svogliati, oggi no!
Oggi si guardano l'uno con l'altro senza sapere cosa dire, alle parole si sono sostituiti gesti meccanici, poi uno rompe il ghiaccio:
Hai visto cosa è successo ieri sera? Ed è come una diga che si rompe, tutto travarica, le emozioni, la paura, la rabbia, l'insicurezza.
Poi arriva in classe il pierino della sezione, con una sciarpa a festeggiare una coppa campioni macchiata di sangue, tutti lo guardano sbigottiti mettere la piccola striscia bianco nera alla lavagna, gridando: Siamo Campioni!!!
La classe conta una ventina di allievi, due tengono all'Inter, uno al Torino, e uno tiene alla squadra che ha vinto il campionato l'anno precedente. Il resto della classe tiene alla Juve, e a parte Pierino(di cui non do il vero nome per motivi di privacy) nessuno sta festeggiando. Entra il professore, che gli dice di togliere la sciarpa da sopra la lavagna, ha sentito il suo grido di gioia, e aggiunge un vergognati! La lezione non la tiene, decide di chiederci la nostra opinione su quello che abbiamo visto la sera prima, capendo che non riusciremmo a concentrarci, ecco dibattito in classe. Sono passati 20 anni, ancora di più ne sono passati da quando un tifoso è morto a causa di un razzo in un occhio... Perché gli stolti hanno così poca memoria? Perché ci si pente sempre dopo, e non si riflette prima di fare boiate? Quel Pierino, con gli anni ne farà di tutti i colori...non arriverà ai trent'anni! Perché?
poi mi avrebbero chiesto come mai quel pezzo e ne è nato un altro post Mi è arrivata una mail in cui mi chiedono perché ho scritto quello che ho scritto, oggi nella pagina dei miei racconti. Ho già risposto a chi lo ha chiesto, ma ho pensato che per una volta posso anche spiegare come mai faccio una cosa, invece di farla e basta.
Pochi giorni fa ero andata al camposanto per sistemare la tomba di mio nonno, lo faccio sempre molto prima o molto dopo il primo di novembre, e passando tra le lapidi mi è caduto lo sguardo sulla lapide di un ex-compagno di scuola, non Pierino.
Oggi lavoro monotono e noioso, più del solito, e ripenso agli altri che se ne sono andati troppo presto, chi per malattia chi per incidente, e pensando a Pierino mi è venuto in mente quell'episodio, l'ho collegato ai fatti di recente cronaca e ne ho fatto un post.
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