| Games are over. Finally. Non per l’episodio in sé, ricco di spunti interessanti, ma per l’epilogo della situazione, per come è stata gestita la vicenda del nuovo team, per il comportamento di House, che a mio personalissimo parere, ha dimostrato, mai come in questa occasione, quanto sia ipocrita. Non discuto ovviamente House medico e diagnosta. Discuto House uomo e “capo-branco”. Discuto del suo modo di giocare con i sentimenti, i sogni e le speranze delle persone. Per una volta mi sono sentita un po’ Foreman. Per una volta ho compatito House, la sua puerile illusione di non avere bisogno di nessuno e la sua mania di controllare tutto.
E per la prima volta, discuto anche il ruolo di Cuddy, sempre meno Fata Turchina e sempre più succube di House. House l’ha avuta vinta sull’assunzione di tre persone, perché sapeva che Cuddy, malgrado le sue indicazioni circa Taub e Kutner, avrebbe imposto la presenza di una donna nel team. Tre sono le cose che mi hanno disturbato nel comportamento di Cuddy: la prima è che abbia indicato proprio Kutner, dopo il casino fatto nella puntata precedente per cacciarlo via (coerente ed inflessibile); la seconda è che non abbia mosso un dito per Amber; la terza è che si sia piegata come sempre e senza batter ciglio al subdolo House. Non mi è piaciuto come Cuddy stavolta ha passato la mano.
House sta rimandando la scelta definitiva perché gli piace stabilire le regole del gioco ed infrangerle, perché gli piace avere il controllo. Si è pure affezionato ai quattro rimasti, ma dovendo fare una scelta forzata, mette i piedi sull’acceleratore e li costringe all’ultimo round, pieno di colpi bassi, ribaltamenti, punteggi, classifiche e pareri per avere nuovi input...il tutto a seconda di come gli gira, senza obiettività. Intendiamoci, questo lo sapevamo fin dall’inizio, ma…cercare giustificazioni ipocrite e quasi “buoniste” non è da House; non certo dall’House che ammiro.
Il nuovo team. Sono insoddisfatta della scelta. Io avrei fatto fuori, senza pensarci due volte, Taub. Non perché sia piccolo e brutto, ma perché a parte la sua voglia di rischiare il tutto e per tutto per tenersi la moglie e per fare valere le proprie opinioni (in un’occasione), non mi è sembrato che brillasse come medico, né come personaggio. OK per 13 che ha dei numeri e vede al di là delle apparenze “drugs are always a mask for something else”. Passi Kutner che è simpatico e ama il rischio ma… Amber fuori nooooo! Non in questo modo! (Spero proprio che Ausiello abbia ragione a confidare in un suo ritorno..)
La scelta di licenziare Amber è inaudita: sconsiderata dal punto di vista medico e sostanzialmente falsa nelle motivazioni addotte. Amber è il medico più vicino ad House dell’intero team. Amber, come House, a seconda delle circostanze, o si ama o si odia. Amber è una cutthroatbitch per quanto House è un son of bitch. Amber, come House, non ama particolarmente i pazienti, ma ama fare il suo lavoro. Amber, come House, gioca sporco. Amber è spinta dal “sacro fuoco” della scoperta, della voglia di emergere e di essere una vincente. Perché forse House no? Ci siamo forse dimenticati di All Inn? Di House ossessionato dall’unico caso non risolto in tutta la sua carriera, al punto da conservare per anni la cartella clinica della famosa Ester? House sa perdere? La manfrina di Jim Moskowitz che 20 anni prima di diventare Jimmy Quidd aveva un’anima è patetica detta da House: Jimmy lo ha colpito, perché è un musicista, ed è un drogato e House è sensibile a certi tasti, ma non per questo House è migliore di Amber o più sensibile di Amber. House ha trattato a pesci in faccia pazienti con dignità 100 volte superiore a quella di Jimmy Quidd.
O piuttosto non è più plausibile che ad House dia fastidio avere tra i piedi una donna simile a lui? Una che non guarda in faccia nessuno e non esita a calpestare gli altri pur di ottenere quello che vuole? Non è che una come Amber lo infastidisce perché vede in lei la sua immagine riflessa al femminile? House da sempre rimanda l’appuntamento con se stesso e Amber….potrebbe essere un problema.
House in un certo qual modo teme Amber e vigliaccamente la molla senza una reale giustificazione. Questa è, per me, la motivazione.
House non è mosso quotidianamente da ragioni più nobili di quelle che animano Amber. Chi lo crede è un illuso. House è un illuso se crede di essere migliore di Amber.
Amber sarebbe stata la perfetta “assistente” da addestrare e guidare, per sviluppare un rapporto allievo-maestro, ma ad House, troppo egoista per vedere oltre se stesso, temo non si addica un simile e nobile ruolo. Amber è troppo forte anche per lui. Quando House chiede ad Amber perché odia i drogati, lei abilmente glissa: la tua situazione è diversa…io non credo che invece lo sia poi tanto e non credo che Amber creda alle sue stesse parole.. House teme l’intelligenza di Amber: ho amato il loro dialogo asciutto, tagliente, dove la logica di Amber non fa una piega, mentre quella di House fa acqua da tutte le parti, perché è la logica di un uomo diviso a metà: vincente sul lavoro, ma perdente nella vita, esattamente come Jimmy: “we were never talking about him” . Con una differenza Jimmy è un happy idiot (?) mentre House è sicuramente un miserable idiot.
Ma c’è di più nella scelta dell’allontanamento di Amber…13 ti interessa e ti piace di più, vero House? E ti intriga di più…è più misteriosa e più….gattina, meno aggressiva e più tollerante con i drogati, che hanno sempre qualcosa da mascherare…13 ti solletica di più l’ego, perché le sue parole colpiscono, al punto (qui sono maligna, lo ammetto) da farti pensare che forse non gli sei indifferente come vuole fare credere…se ti ha inquadrato così bene è perché ti studia…ergo la interessi…
Jimmy Quidd e House: due bugiardi drogati, un po’ stronzi…talentuosi, ma irrispettosi della vita e dei pareri altrui. Dicono di fare le cose per loro stessi, non per compiacere gli altri… House è vicino a Jimmy ma lontano da Amber: Amber è forte e Jimmy debole…House è un drogato-talentuoso-debole-bastardo, a cui piace giocare, ma al suo gioco si diverte solo lui. A Jimmy piace suonare la sua musica schizoide che in effetti capisce solo lui. Mantre Amber è autosufficiente e vuole trovare risposte in ciò che fa e nell’aver ragione, gli altri due invece necessitano di conferme, non certo esplicite, ma di conferme (il palco…le analisi differenziali…la ricerca di risposte…. di cui dicono non gli importi molto, ma di cui non possono però fare a meno).
“You have three choices in this life. Be good, get good or give up. “You’ve gone for column”d”. Why?” If you don’t try, you can’t fail? A chi calza meglio: ad House o a Jimmy?
E veniamo al singolare paziente di Wilson, che invece di schiattare dalla gioia per la diagnosi errata e la vita ritrovata, si arrabbia di brutto con Wilson, perché lui è riuscito paradossalmente a vivere solo nei tre mesi in cui credeva di dover morire…Vivo nella morte e morto nella vita: che pena!!! House lo considera cool, io lo trovo veramente penoso ed ancor più penoso il modo in cui tratta Wilson, che poverino, pur di rimediare, gli offre anche dei soldi…Ma certe cose non si rimediano se non siamo noi stessi ad “aggiustarle” … Wilson nel suo maldestro e forse quasi offensivo tentativo, comunque è animato da nobili intenzioni..è fin troppo altruista e responsabile, mentre House se ne frega, non lo è per niente..House cerca stimoli e sollievo al suo male fisico ed al suo male di vivere…necessita di giochi e di controllo e di ciò che è interessante ai suoi occhi: non condivide emozioni di gioia (almeno quasi mai…) e come dice Wilson, House non è in grado di affrontare la vita meglio del suo paziente: dying’s easy. Living’s hard. Quanto è vero….
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