4x14 Living The Dream/Vivere Il Sogno

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Thinkpink
view post Posted on 12/5/2008, 22:52 by: Thinkpink




Puntata corale in cui ha funzionato tutto: paziente bello, infelice e tormentato quanto basta, inizio con rapimento alquanto singolare, House in gran forma, la coppia Amber-Wilson che funziona davvero, cast quasi al completo, eccezione alla regola Chase (poco ma significativo: vive ormai la sua vita e non è più satellite di House), ma come diceva il filosofo Jagger: you can’t always get what you want…
Ingredienti sapientemente dosati nella giusta misura che hanno creato un equilibrio delizioso; il mix funziona, niente stona o predomina, ma tutto si amalgama in armonia: a mio parere l’interazione con tutto il cast potrebbe funzionare anche nel lungo periodo. Se ben gestita, la convivenza dei vecchi e nuovi paperi sarebbe possibile e interessante, ma l’impressione che si avverte è quella della precarietà, grazie anche a tutti gli accenni riguardo a licenziamenti ed assunzioni che si susseguono nel plot. Spero si arrivi presto alla stabilizzazione del cast e dei ruoli, senza più questa sgradevole sensazione d’incertezza.
Live the dream, Wilson…ovvero carpe diem…goditela fin che dura, sembrerebbe quasi dire, questa volta senza egoismo o secondi fini, House, che in questo episodio, mollata momentaneamente la presa con Amber, è concentrato a salvare il suo dottore televisivo preferito.
E’ plausibile che a volte, per poter sopravvivere, si possa inseguire un sogno, anche solo per affrontare meglio il quotidiano e riuscire a trovare un equilibrio accettabile? Per House sicuramente si. Arriva a travestirsi da chauffeur, a rapire un uomo per salvargli la vita, al solo scopo di non veder interrotto il proprio sogno..In realtà non gli importa nulla di Evan (l’umanità di House è così singolare) quello che importa ad House è scoprire come evolverà la storia…House è affascinato-ossessionato dalla sua soap a tal punto da osservare maniacalmente tutto nei minimi particolari, cronometrando addirittura le battute e da questo riesce a rilevare una sicura anomalia in Evan….House non ha una vita privata, solo lavoro e sogni...genio a parte, questo suo bisogno di aggrapparsi comunque a qualcosa, rende House simile ad ogni altro essere umano più di quanto lui stesso non creda. House entra letteralmente nella sua soap (curando Brock, visitando il set, ispezionando la casa di Evan afferrandone l’Emmy e mimando il ringraziamento al pubblico davanti allo specchio -Shore: ti amo-) perché vuole sognare.
Per House e per una fetta di pubblico le soap sono motivo di distacco felice dalla realtà, per Evan invece il suo lavoro è solo immondizia. Evan mirerebbe più in alto, alla gratificazione personale, alla qualità, ma è incapace di spiccare il volo, per paura di fallire, forse. Sta di fatto che Evan è frustrato e quello che per House è un gradevole quotidiano sogno, rappresenta per Evan uno spiacevole, quotidiano incubo…
A proposito di incubi, Cuddy stavolta è presa tra due fuochi: l’ispezione da un lato ed House dall’altro. Peggio di così…ma Cuddy, a differenza di Evan non ha paura di vivere i suoi incubi ed alla fine, ovviamente, sarà lei a vincere, sotto tutti i punti di vista…contro il buon senso comune…contro il calcolo delle probabilità… si affiderà comunque ad House ed avrà ragione…dormirà sogni tranquilli e anche se svegliata nel cuore della notte, si riaddormenterà, e grazie alla buonanotte di House, continuerà a fare i suoi sogni, pronta a ricominciare una nuova giornata.
Chi ha problemi a sognare o meglio ad addormentarsi, a causa di un materasso, è Wilson e proprio il materasso è il delizioso pretesto per focalizzare il suo rapporto con Amber…Qui abbiamo la prova che Amber non è affatto House al femminile…Amber ama davvero Wilson e non vuole un uomo che la accondiscenda, vuole un uomo che abbia il coraggio di scegliere, di esporsi, di chiedere…un uomo che si curi di sé…Amber non vuole vincere, ma confrontarsi:vuole vivere un rapporto maturo e consapevole…Amber è la donna giusta per Wilson…Wilson sta vivendo il suo sogno, al di là del materasso ad acqua….Wilson si merita di essere felice. E’ una puntata dove le donne dicono molto: oltre ad Amber e Cuddy, viva la spregiudicatezza di 13 nel parlare dei suoi appuntamenti di fronte ad House e i suoi colleghi: l’infermiera? Non non era lei…e che dire di Cameron? Stuzzicata e sbeffeggiata da House, non aveva alcuna scelta: gli ha risposto per le rime, come doveva. Che gli manchi o meno House ha poca importanza, ma certamente non può avere nostalgia di quell’House: sarcastico, cattivo, tagliente, bugiardo (licenzierò 13…seriously…) dannatamente bastardo e sgradevole (lontano anni luce dai monster truck o da Role Model: you like me, why?) Io ti credo Cameron: questo House non ti può mancare….è veramente finita…almeno per ora… I sogni dei new-ducklings? Di certo, quello più in pace con se stesso è Kutner, di cui invidio la flemma, la solarità, l’apparente semplicità; meno propensi alla felicità 13 e Taub, per il quale, in particolare, tutto è un po’ più complicato…come per Evan del resto e perché no, come per House, che fa ad Evan la stessa paternale che Wilson fece a lui in Need to know…esattamente la stessa….meglio vivere il sogno della soap che non la vita vera…rischiare potrebbe significare fallire e soffrire…questo vale per Evan, ma questo vale anche per House.



 
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16 replies since 6/5/2008, 05:55   516 views
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