E' passato un po’ di tempo da quando ne avevamo parlato l’ultima volta, ma oggi ho finalmente uno spunto valido per inaugurare questo nuovo spazio, relativo ai commenti sul cinema in generale (per i film attualmente in sala si rimanda all’apposito e frequentatissimo thread già esistente!). In attesa di recensioni, consigli, commenti su film classici e recenti (...anche gli sproloqui del cinefilo incallito saranno ben accetti!), intanto comincio io..
Vorrei dunque consigliarvi la visione di un film uscito un paio d’anni fa, che io però ho visto solo da pochi giorni e mi è piaciuto davvero tanto. Si tratta di
Nuovomondo, di Emanuele Crialese.
Per ambientazione e tematica, la vicenda della famiglia Mancuso, che lascia la Sicilia contadina più povera alla volta dell’America, mi ha trovata ben disposta fin dal principio. Le mie aspettative però sono state ampiamente superate.
In un contesto di terra avara di messi e ricca di suggestive credenze popolari (fra cui i più fantasiosi miti sull’abbondanza di ricchezze aldilà dell'oceano), Salvatore decide di seguire le orme del fratello partito anni prima. Uomo semplice ma di fermi propositi, si dimostra una guida premurosa per il gruppetto di emigranti del suo paesino (e non solo!, ma qui non voglio guastarvi la sorpresa
..), punto di riferimento per tutto il massacrante viaggio fino alla famosa Ellis Island ...dove il primo impatto con il Nuovo Mondo non sarà dei più facili.
Il film tocca molti punti legati al tema dell’emigrazione... naturalmente lo spettatore è portato a confrontare con gli emigranti di oggi, provenienti da ben altri paesi...
Si vedano le umilianti prove fisiche e psico-attitudinali cui vengono sottoposti i protagonisti prima dell’ammissione negli USA: gli americani ritenevano che la “scarsa intelligenza” fosse una malattia contagiosa!!
ma trapela anche un tributo alla forza morale di questi uomini e donne, che hanno portato via con sé pochi beni materiali, ma molta volontà e molto ingegno.
Penso al modo originale in cui Salvatore, pur essendo analfabeta, risolve i quesiti di logica..
A mio avviso, non è affatto una pellicola noiosa o pesante: nei primi minuti l’inizio potrebbe sembrare piuttosto misterioso e lento, ma in realtà la vicenda poi non si ferma un attimo, si scoprono molti aspetti (anche curiosi!) della vita di allora, ci sono molte belle scene di massa ed i personaggi sono sfaccettati, mai assolutamente cupi e destinati alla tragedia come quelli dei romanzi di Verga.. non si può fare a meno di amarli!
Per alcuni potrebbe essere un problema non comprendere certi dialoghi in dialetto siciliano, ma onestamente perdere qualche parola non pregiudica la comprensione della trama e fa guadagnare molto in suggestione. A proposito di suggestione, la regia è davvero curata: inaspettati siparietti onirici traducono in immagini le grandi (..e impossibili!) speranze dell’emigrante e la scena del bastimento che parte è da brivido... nessuno saluta, nessuno festeggia.. questo non è il Titanic.
Una bella recensione (occhio però che spoilera la trama!) è questa:
quiPer la serie: colpo di fulmine.... mi ha colpito molto l’interpretazione di Vincenzo Amato (Salvatore): l’intensità di uno sguardo che difficilmente si dimentica. Aspetto i suoi prossimi lavori.. a proposito, sostituirà Ribisi nella fiction Rai sulla vita di Einstein!
Per la serie: vedi anche...... il viaggio e l’arrivo negli Usa mi hanno ricordato molto “L’emigrante” di Chaplin (1917), anomala comica in cui Charlot fa la stessa esperienza dei personaggi di Crialese; se ben ricordo, fu la sua prima pellicola tragicomica.