Strano che nessuno abbia ancora commentato uno dei migliori episodi di sempre. Ammetto che niente mi emoziona come recensire House, o meglio, certi episodi di House, come quelli di questa splendida stagione, che tanto mi ricorda la prima, come quelli scritti da Doris Egan, come quelli che ci rivelano nuovi ed inediti particolari.
Un House sconosciuto, delineato con una sensibilità non comune, alle prese con una donna da conquistare e con una amicizia da difendere a qualunque costo.
Un House che ho immensamente amato, prima come donna e poi come spettatrice.
Un House controllato che gioca pulito. Un House con le difese abbassate che viene preso in contropiede.
Un House che viene spiazzato, proprio quando decide di osare.
Un House che per la prima volta non nega, ma si sforza di ammettere i suoi bisogni e lascia trasparire i suoi desideri e le sue emozioni...
Un House che tende la mano, ma che non riceve risposta...
Un House che viene ferito, ma che per una volta si dimostra più maturo, responsabile, lucido e realista del suo Grillo Parlante e della sua Fata Turchina.
Crudele destino quello di House e questo episodio ne è la cartina di tornasole: certi uomini non sono destinati alla felicità, ad una vita tranquila e serena e "normale". Gli uomini come House, qualunque cosa facciano e qualunque strada intraprendano sono destinati a percorrere il cammino in malinconica solitudine. Potranno rubare al destino qualche sprazzo di luce e serenità, ma non potranno mai goderne appieno. Questi uomini rimarranno per sempre affamati ed assetati, incompleti, alla ricerca della tessera mancante...House non riuscirà mai a completare il "suo" puzzle.
House e Cuddy si riconfermano "stonati" e pur accennando a qualche passo di danza, non seguono ancora (ma lo faranno mai?) lo stesso ritmo...sembra il loro destino...Questa volta chi nega è Cuddy, chi ha paura è Cuddy...non possiamo biasimarla, ma francamente mi sarei aspettata da lei maggiore franchezza e trasparenza. Non è certo l'unica single con figlio a dover scommettere sul proprio futuro e se da un lato House può rappresentare un'incognita, dall'altro Lucas non mi sembra la panacea.
E' confusa la ragazza, ma se da un lato posso giustificarla, dall'altro devo ammettere che un po' mi ha deluso.
Sceneggiatura, dialoghi e regia eccezionali: la scena del ballo è stata un'idea geniale, così come il costume di House, fuori tema e fuori tempo, assolutamente in character con il personaggio: distintivo nella sua unicità, ma al tempo stesso tale da confonderlo, proprio grazie al bastone...
Premuroso l'accenno di Cuddy alla gamba, con un House che per una volta si sforza di mostrarsi senza complessi e che, colto in contropiede dal lento, sfodera una gamma di espressioni che mi ha letteralmente sciolto e che rimarrà impressa nel mio cuore indelebilmente (sorpresa, lieve imbarazzo, compiacimento, corteggiamento, dolore, nostalgia, tenerezza, franchezza, delusione, incredulità...)
Cuddy...questa volta è lei che scappa...incapace di gestire le sue emozioni...avrà di che riflettere, temo, perchè Lucas ci saprà anche fare con Rachel, ma non può reggere il confronto con House.
Sebbene abbia adorato il suo essere tra le righe nella scorsa stagione, proprio per questo non ritengo Lucas il simbolo dell'uomo affidabile...in questo episodio mi è sembrato, a dirla tutta (e non sono Huddy) un emerito babbeo; l'espressione di Wilson nel faccia faccia a quattro è stata più che eloquente, mentre ho apprezzato la maturità di House che ha guardato, senza sarcasmo, dritto negli occhi una Cuddy giustamente imbarazzata. No, ci scommetto, con Lucas non durerà.
Quello che d'altro canto ho amato ancora di più è stata l'interazione House Wilson: adoro il loro rapporto...e adoro l'interpretazione che ne dà di volta in volta Doris Egan, con le sfumature e le sfaccettature che riesce a delineare. Il loro rapporto si riconferma indiscutibilmente caposaldo della serie e questa certezza, lo ammetto, mi scalda il cuore.
I ruoli questa volta si sono invertiti e House ha dimostrato davvero di meritarsi tutta l'amicizia di Wilson. Seppur con i suoi metodi discutibili, House salva la carriera e la reputazione dell'amico, presentando il suo saggio sull'eutanasia con un corollario che dimostra quanto lui conosca a fondo Wilson e quanto ci tenga . Wilson, inconsapevolmente, aveva bisogno delle sue parole, del suo appoggio incondizionato e alla fine non può fare altro che ringraziarlo, anche perchè stavolta House non ha agito con secondi fini, ma solo per il suo bene.
House ancora una volta va contro la morale comune e ne esce vincitore: House è grande anche per questo.
Qualche nota random: Wilson drogato dà modo a RSL di dimostrare le sue magnifiche doti recitative in scene deliziose e brillanti degne della migliore commedia. Adoooro Wilson fatto
Tanta pena invece per Chase che non trova pace: come Wilson avrebbe bisogno se non dell'assoluzione di Dio o della società, almeno di qualcuno a lui caro e quindi nell'ultima, toccante scena dell'episodio, finalmente confessa il suo terribile segreto a Cameron, che però dubito possa essere all'altezza di House nel comprendere il marito....
Ottima interpretazione di Spencer e ottimo esordio della figlia della Jacobs e di Paul Attanasio come attrice: nutrivo qualche dubbio, ma devo dire che mi ha convinta, così come la regia di Yaitanes.