7x15 Bombshells

qualcuno (tipo me) l'ha già vista?

Non mi è piaciuto.
Non mi sono piaciuti tutti quegli intermezzi pseudo-onirici (nessuno sogna così), non mi è piaciuta l'involuzione del personaggio. Comincia ad assomigliare a una soap opera, non hanno più idee e giocano sempre con le stesse cose. Unica nota decente per me è stata l'idea di concludere l'intermezzo Cuddy così come era iniziato, con lui seduto nel bagno, come un cerchio che si chiude. Ma poteva andar bene se fosse stato l'ultimo episodio della serie e la chiudevano qui, allora aveva un senso. Ora che faranno? Qualunque piega prenderà la storia sarà come una soap opera.

Puntata dai due volti, come la precedente, con l'unica differenza che in questo caso, è stato il finale a tentare di rimediare al pasticcio combinato nella mezz'ora precendente e non il contrario. Con i potenti mezzi che ad oggi ci offre la tecnologia ci è permesso tagliare scene quà e là per incollarle dove ci pare, e credo che un finale del genere unito ad una puntata interessante come la precedente (esclusi i 5 minuti finali, s'intende), avrebbe costituito un prodotto dignitoso. Peccato che, a pregiudicare la buona riuscita dell'episodio, vi è la serie di intermezzi che, al momento, preferisco non commentare. Davvero... non avrei mai pensato che dopo lo scempio delle ultime due puntate della quarta stagione, si potesse fare peggio: l'House scienziato ci ha lasciato lasciando nuovamente spazio, come allora, all'House fantascientifico avventuriero del subconscio. L'augurio è che possa ritornare al più presto. Ed i presupposti, a questo punto, ci sono tutti.

Per il resto, il caso è notevole, come notevole è il ruolo di Taub, mai come in questa puntata al centro della scena.
Una puntata che come avete detto chiude il ciclo, cominciato alla fine della sesta stagione, ma che di fatto rende inutile ai fini della storyline tuta la settima stagione sino a questo punto.

A questo punto è offerta agli autori la possibilità di riscoprire l'House, quello vero. L'House medico, anzi scienziato della medicina, l'House solo, che si nutre del suo lavoro, l'House dei discorsi sull'etica, sulla morale, sulla religione. Una sfida ardua, ma che circa sette anni fa, i creatori hanno saputo vincere, rendendo questa serie un qualcosa di inedito nel panorama televisivo. Buon lavoro!

no, lo penso anche io. Ma che almeno le allucinazioni e i sogni fossero plausibili! C'è un abisso tra queste e quelle dell'ultimo episodio della quarta serie, quelle erano degne di un film di Hitchcock, queste sono piazzate lì come riempitivo. Ovviamente hanno delle pretese di approfondimento psicologico ma è fin troppo ovvio e quindi non interessante. Nei sogni il significato è nascosto, mai così spiattellato. Potevano risparmiarsele quelle scenette. In quanto all'hadditudine, a me piaceva all'inizio. Le prime due o tre puntate le ho trovate belle, poi le cose hanno preso una brutta piega, hanno cominciato a esagerare.
Non ho visto gli spoiler di cui parlate ma non credo proprio che ci sarà un matrimonio, saranno le solite allucinazioni. Oramai lo schema è quello.

Sono pieno di me per aver indovinato pienamente questo episodio senza spoiler ^^.
La malattia di cuddy che era necessaria, il fatto che house avesse il bisogno di stare da solo...
Dovrei fare lo sceneggiatore ...
( M-ouse , dovrei giocare più spesso al super enalotto )

Ma allo stesso tempo sono deluso da House che ha barattato una storia per un vicodin... dovrebbe iniziare ad odiarle , forse adesso capirà veramente che sono le pillole a rovinargli la vita, e l'effetto che danno è solo illusorio... Certo, lo sa lo sapeva, è medico... ma adesso magari sviluppera la vera consapevolezza di se stesso.
Credo che vogliano darci solo l'illusione del ritorno del vecchio House..
In realtà credo sia adesso il momento in cui ne nasca uno nuovo, quello che conosce un altro tipo di Pain, quello dovuto alla perdita di qualcuno che si ama.
Si House è un vecchio scalpitante adolescente, fa praticamente gli stessi percorsi di sviluppo del tipico 16enne.

no, non lo apro

io l'ho aperto ma non ci credo. L'ho aperto perchè per me il peggio è già successo. Ora non voglio più vedere House per un po', leggerò solo i vostri commenti e mi sparerò le puntate che restano in una volta sola sperando in una redenzione.

Io invece sono contenta e soddisfatta! Alleluja! Alleluja! Non se ne poteva più!!!
Premetto che non ero pregiudizialmente contraria all'Huddy. Sono sempre stata fiduciosa negli sceneggiatori... però l'House che io amo - non so voi - è un ossessivo-burbero-solitario-apparentemente incapace di sentimenti-tossicodipendente-malato-maniaco che, non si sa bene come e spesso suo malgrado, trova la strada per entrare in sintonia con i pazienti. Insomma, sto parlando del personaggio che abbiamo conosciuto in molte sfaccettature nelle prime tre serie e ritrovato nella quinta. Della sesta serie mi hanno convinto solo pochi episodi (uno dei quali è LOCKDOWN, che, secondo me, regge il confronto con le puntate migliori delle serie precedenti); questa settima stagione invece è stata fin qui - scusatemi! - di una noia mortale, tanto che mi stavo disaffezionando al telefilm: mi è sembrato che lo stato emotivo di House fosse totalmente scollato da quello dei pazienti, che mancasse l'interazione tra la story-line principale e le mille storie occasionali. Poi: Wilson ridotto a una larva, il team monocorde, l'ambiguità di una Cuddy sempre altalenante tra momenti di passione e crolli di fiducia, l'insignificante Masters (che nel suo moralismo sembra una Cameron elevata a potenza, con la differenza che dietro il personaggio di Cameron c'era un trascorso doloroso che la rendeva interessante; dietro Masters c'è il nulla di una ragazzina inesperta e viziata che vuol solo fare bella figura e soddisfare la sua ambizione). Ciliegina sulla torta: il doppiatore italiano che si "mangia" le migliori battute della sceneggiatura, lasciandole scivolare senza quasi dare allo spettatore la possibilità di coglierle.
Nel finale della scorsa puntata mi sono ritrovata a dare in parte ragione a House: sì, è vero, lui è un grande medico solo quando soffre; senza la carica di umanità che è data dal dolore diventa un personaggio banale e noioso; però no, l'amore di Cuddy non vale la pena... Mi era parso che se ne fosse accorta anche lei, quando, al posto del genio che amava, si era ritrovata fra le braccia un mediocre ubriaco.
Adesso mi resta un dubbio: House, durante tutto il periodo della relazione con Cuddy, prendeva il vicodin? Perché sì, d'accordo le endorfine e tutto il resto, però alla base delle sofferenze fisiche di House c'è un'operazione chirurgica, non dimentichiamolo! In questo caso la malattia sarebbe per Cuddy il pretesto, l'occasione di portare alla luce della coscienza ciò che il suo subconscio ha intuito da un pezzo. Che ne pensate?